Aggressioni in ospedale a Ferrara, Fials: "Boom di episodi in Psichiatria"

La lettera del sindacato: " Nei primi quattro mesi del 2023 gli episodi hanno superato quelli di tutto il 2022"

I dati Fials sulle aggressioni in ospedale

I dati Fials sulle aggressioni in ospedale

Ferrara, 15 maggio 2023 – Corsie di violenza. Non sono passati nemmeno venti giorni dall’ultima aggressione ai danni di un sanitario (il medico di turno del pronto soccorso di Cento preso a pugni da un paziente) e il tema è ancora al centro delle cronache e degli appelli dei sindacati. Ad accendere nuovamente i riflettori sul problema è la Fials. La sigla segnala una "recrudescenza degli episodi di violenza nelle strutture psichiatriche" e, in particolare, "al servizio psichiatrico di Diagnosi e cura dell’ospedale di Cona". Quello che delinea la Fials ha l’aria di un bollettino di guerra. Gli ultimi episodi in ordine di tempo risalgono a venerdì, con due operatori rimasti lievemente feriti ("Prognosi di 5 e 2 giorni). Il grido d’allarme del sindacato traspare tra le righe di una lettera inviata alla direzione dell’Ausl, al presidente della Conferenza territoriale socio sanitaria e ai sindaci del territorio. Portavoce delle istanze della sigla è la segretaria provinciale Mirella Boschetti. La sindacalista segnala il "forte disagio lavorativo dei professionisti" a fronte di un numero di azioni aggressive che "nei primi 4 mesi del 2023 hanno superato gli atti di violenza dell’intero 2022".

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I numeri resi noti dalla Fials riguardano la Diagnosi e cura di Cona e fotografano la situazione dell’inizio del 2023, raffrontandola con l’intero 2022. L’anno scorso si sono registrati 17 atti di violenza verso le cose, 19 aggressioni ad altri pazienti, 34 aggressioni agli operatori e otto cadute. Nei primi quattro mesi del 2023 la Fials segnala 25 atti di violenza verso le cose, 11 aggressioni verso altri pazienti, 48 aggressioni agli operatori e quattro atti di autolesionismo.

"Tre sono gli operatori sanitari vittime di aggressioni che hanno subito seri traumi, un professionista è assente per infortunio da oltre un mese, altre due vittime di violenza con prognosi di diversi giorni per i colpi ricevuti – afferma Boschetti –. Destano preoccupazione pure le violenze verbali, dalle offese alle minacce di morte. È da settembre 2022 che i professionisti segnalano ai superiori le difficoltà che quotidianamente affrontano, dal modificarsi ed ‘arricchirsi’ della tipologia di utenti, adulti e minori, con patologie che vanno dalla disabilità intellettiva, alla tossicodipendenza, all’alcolismo, alle psicosi gravi, a soggetti violenti e con pendenze penali".

Gli infermieri e gli Oss, prosegue la Fials, "sono esausti, stressati, soffrono di un senso di impotenza di fronte al ripetersi degli atti aggressivi per i quali non pare esservi nell’imminenza soluzioni idonee tendenti al loro controllo". Un altro nodo è quello della formazione. "Anche la formazione degli studenti universitari ne risente – aggiunge la sindacalista –. Infatti per motivi di sicurezza, è stata sospesa la loro frequenza al servizio psichiatrico". Per Boschetti, "i segnali di sofferenza dell’intero ‘sistema psichiatria’ sono evidenti e vanno dall’incremento dei ricoveri e dei Tso, questi ultimi saliti dai 38 del 2021 ai 71 nel 2022, al rientro dei pazienti in struttura a pochi giorni dalla dimissione, con un tasso di re-ricoveri al 10,34%. Siamo preoccupati: bisogna invertire la rotta e serve più assistenza sul territorio". Senza un riscontro, la Fials si riserva di "intraprendere azioni" a tutela dei lavoratori.