E’ stato presentato ieri in Provincia, nel Castello, l’ufficio stampa del Coordinamento provinciale delle associazioni di volontariato di protezione civile di Ferrara. Lo strumento per promuovere agli organi di stampa, alle amministrazioni e ai cittadini le iniziative che il coordinamento svolge sul territorio. Un punto di arrivo di tutte le informazioni per il raccordo tra le numerose associazioni di volontariato che compongono il coordinamento (26 e mille volontari che operano in provincia di Ferrara).
"Il coordinamento di protezione civile unisce e indicizza tutte le associazioni nelle grosse emergenze – spiega Claudio Tabanelli, presidente coordinamento delle associazioni di protezione civile della provincia di Ferrara – ed entra in funzione solo ed esclusivamente su attivazione regionale. Per le piccole emergenze territoriali invece, viene attivata l’associazione locale su richiesta del sindaco o di un assessore". Le funzioni fondamentali sono la formazione dei volontari; la gestione di emergenze legate all’attivazione regionale e la gestione della colonna dei mezzi mobili regionale che viene dislocata sul territorio della regione ed è composta da mezzi e attrezzature per la gestione delle emergenze. "In particolare – riprende – siamo dotati di fuoristrada, 15 automezzi, 2 mezzi pesanti e carrelli idrici per il pronto intervento. Abbiamo una cucina mobile e siamo strutturati con una segreteria mobile. Fare protezione civile è un credo, una spinta nell’aiutare chi è in difficoltà. L’attività di volontariato si è sviluppata e ampliata nel corso degli ultimi 20 anni. Oggi siamo più formati, pronti e costantemente attenti alle peculiarità e alle criticità del territorio. È un volontariato che punta alla prevenzione e allo stesso tempo alla preparazione e all’intervento". "Dietro attivazione regionale, le squadre di volontari, preparate e formate da corsi di addestramento specifici, intervengono prontamente sul luogo dell’emergenza. E’ importante però la prevenzione come attività ordinaria, sentivamo necessario quindi – spiega Stefano Peverin, componente del coordinamento – avere uno strumento unico per trasferire informazioni sia all’esterno della struttura che all’interno delle nostre associazioni sia in termini di promozione ma anche di informazioni tecniche e sviluppo di corsi per la formazione dei volontari". A capo del nuovo servizio Francesca Carlomagno che ha spiegato il nuovo strumento in questi termini: "Abbiamo la necessità di utilizzare uno strumento comunicativo autorevole che ci permetta di raggiungere con una voce unica gli organi di stampa e i cittadini. Il lavoro dei nostri volontari non è qualcosa di improvvisato anche se non siamo dei professionisti. Ma siamo motivati da grande spirito di servizio verso la comunità ed è serio, nei confronti degli stessi volontari, esporlo ai cittadini".
Lauro Casoni