Al buio il primo ciak in piazzetta San Nicolò

Iniziano questa sera le riprese estensi del film di Pupi Avati sulla vita dei genitori di Sgarbi. E saranno ambientate in un cinema all’aperto.

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FERRARA

La città si prepara al buio, per il primo ciak di Lei mi parla ancora, il nuovo film di Pupi Avati. Questa sera, con convocazione alle 19, tutto è pronto per il via alle riprese ferraresi del nuovo lavoro del regista bolognese. Riprese che partiranno da delle scene da realizzare in notturna in piazzetta San Nicolò, dove verrà ricreata un’arena estiva per Lei mi parla ancora, film liberamente ispirato all’omonimo romanzo scritto da Giuseppe ‘Nino’ Sgarbi, padre di Vittorio ed Elisabetta Sgarbi, negli ultimi anni di vita. Il nuovo lavoro del regista è incentrato sulla storia d’amore tra ‘papà’ Sgarbi (interpretato da Renato Pozzetto) e Caterina ‘Rina’ Cavallini (che nella pellicola sarà interpretata da Stefania Sandrelli) durata un’intera vita. Dopo tre settimane di riprese romane, la troupe si sposta nel Ferrarese. I set scelti sono dislocati infatti tra Roma, tra cui alcuni rifacimenti di luoghi a Cinecittà, e alcune location ferraresi, che il regista ha individuato per creare l’atmosfera della particolare storia d’amore durata una vita e oltre, anche dopo la scomparsa dell’amata. Oltre a Pozzetto e Sandrelli, a Ferrara, per tre settimane, si potranno incontrare volti del cinema quali Fabrizio Gifuni, Isabella Ragonese (Rina Cavallini da giovane), Alessandro Haber nei panni dell’amato zio intellettuale, Bruno, e poi Lino Musella (che interpreta il giovane Nino Sgarbi), Chiara Caselli, Gioele Dix e Serena Grandi. Il film, è una coproduzione tra Bartlebyfilm e Vision Distribution, con la collaborazione di Duea Film. Le prime riprese, con il via questa sera appena farà buio, saranno in Piazzetta San Nicolò e legate alle scene del cinema all’aperto, ma i protagonisti di queste scene non saranno Sandrelli e Pozzetto, bensì i protagonisti da giovani, con gli attori Isabella Ragonese e Lino Musella, oltre a un cameo di Alessandro Haber. Gli attori, che già ieri sono arrivati in gran parte a Ferrara, già avvistato in centro, alloggeranno al Duchessa Isabella, mentre la troupe dei tecnici è alloggiata al Mercure in piazza Castello. Entusiasta di Ferrara set a cielo aperto è anche l’assessore alla Cultura, Marco Gulinelli. "La presenza di Pupi Avati, degli attori e la scelta di Ferrara sono una grande occasione per promuovere la nostra città sul palcoscenico culturale nazionale, europeo e internazionale" sottolinea a poche ore dal ciak. "La pellicola di Pupi Avati – continua - narra la straordinaria storia d’amore dei genitori di Elisabetta e Vittorio Sgarbi di cui rivendichiamo con orgoglio la cittadinanza e l’insostituibile apporto culturale alla nostra città". Per Gulinelli "A Ferrara si è aperto un autentico ‘laboratorio culturale’ che vuole attivare un percorso virtuoso nel segno delle belle arti. È un momento entusiasmante per Ferrara". Unico neo, "non avere il Castello già allestite le opere della Collezione Cavallini Sgarbi la cui convenzione, dopo l’emergenza Covid 19, è in fase di completamento: avremo così avuto la visita di attori, letterati, registi e critici d’arte di levatura internazionale". Domani, invece, la troupe si sposterà in via Giuoco del Pallone e nella chiesetta di San Gregorio Magno.

Anja Rossi