FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Albergatori in allarme: "Tassa di soggiorno aumentata del 40%. Un danno per il turismo"

Confesercenti e Confcommercio contro la scelta dell’amministrazione "Mossa intempestiva, molti preventivi sono già fissati. Ora un passo indietro".

Confesercenti e Confcommercio contro la scelta dell’amministrazione "Mossa intempestiva, molti preventivi sono già fissati. Ora un passo indietro".

Confesercenti e Confcommercio contro la scelta dell’amministrazione "Mossa intempestiva, molti preventivi sono già fissati. Ora un passo indietro".

"Il Comune ha deciso di aumentare di circa il 40% l’imposta di soggiorno. Una decisione intempestiva e che rischia di penalizzare fortemente il turismo: chiediamo un ripensamento, noi siamo a disposizione". Nicola Scolamacchia, presidente di AssoHotel-Confesercenti all’indomani della riunione indetta dall’amministrazione per fare il punto proprio sul versamento delle imposte di soggiorno, esprime la sua "forte preoccupazione" per una decisione che "rischia di fungere da forte disincentivo per i flussi turistici verso la nostra città". I punti che tocca il presidente dell’associazione albergatori sono diversi. Il primo, riguarda la tempistica. "La comunicazione dell’innalzamento della tassa di soggiorno a fine gennaio per l’inizio di aprile – analizza – è del tutto fuori luogo. Se questo era l’intendimento, sarebbe stato il caso che ci fosse comunicato ben prima, a maggior ragione a fronte del fatto che molti preventivi, in particolare per i gruppi provenienti dall’estero, sono già stati concordati con determinati importi. Ora, questa decisione presa unilateralmente dall’amministrazione, rischia di metterci in grossa difficoltà".

La seconda criticità, secondo Scolamacchia, è legata "all’entità dell’incremento: stiamo parlando, in termini percentuali, di circa il 40% in più e in termini assoluti, di un incremento medio di circa ottanta centesimi a notte". Secondo l’imprenditore – titolare dell’hotel Astra – "prima di intervenire in questo modo sull’imposta di soggiorno, si poteva ragionare sulle altre esenzioni previste a partire dai parcheggi dei pullman turistici". Anche Confcommercio – che si esprime per bocca del presidente provinciale, Marco Amelio, del presidente Fipe, Matteo Musacci, del presidente di Federalberghi Zeno Govoni e del direttore Davide Urban – esprime contrarietà rispetto l’iniziativa intrapresa dall’amministrazione. "Pur comprendendo la necessità di far quadrare i conti – si legge nella nota – esprimiamo insoddisfazione perché di tali problematiche e di tale portata era necessario parlarne con maggiore anticipo. Tra l’altro l’attuale struttura dell’imposta di soggiorno non tiene conto di nuove forme di ospitalità".

La proposta è di "spostare l’entrata in vigore delle nuove tariffe a giugno 2025 con due ulteriori indicazioni propositive: da un lato destinare alle strutture ricettive un contributo forfettario dell’imposta per coprire i costi di riscossione dell’imposta (commissione bancarie, ore di lavoro) e dall’altro intervenire sempre sul nostro comparto con un’altra percentuale dell’introito annuo dell’imposta da investire in progetti di sostenibilità e di innovazione tecnologica e software". Ferrara, si legge in conclusione, "non soffre certo di fenomeni di overtourism ed in questo senso dobbiamo lavorare tutti insieme per raggiungere e magari superare l’obiettivo delle 500mila presenze. Resta, comunque fondamentale, continuare ad investire sulla promozione del turismo per la città e la cultura. Il nostro obiettivo è quello di trovare un ragionevole punto di caduta con l’amministrazione comunale".