FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Alberghi, nuova tassa di soggiorno: "Gli aumenti non hanno pesato"

Scolamacchia (Confesercenti): "Interessati a capire in che modo il maggior gettito andrà destinato". Govoni (Confcommercio): " I visitatori tendono a fare prenotazioni last minute, più complesso fare stime".

Scolamacchia (Confesercenti): "Interessati a capire in che modo il maggior gettito andrà destinato". Govoni (Confcommercio): " I visitatori tendono a fare prenotazioni last minute, più complesso fare stime".

Scolamacchia (Confesercenti): "Interessati a capire in che modo il maggior gettito andrà destinato". Govoni (Confcommercio): " I visitatori tendono a fare prenotazioni last minute, più complesso fare stime".

Nessun dramma. Anzi, il livello di occupazione delle stanze ha registrato un aumento – in undici delle principali strutture ricettive della città – di cinque punti percentuali. Anche il prezzo di vendita della stanza a notte – poco più di novanta euro in media – è in linea con lo scorso anno. A poco più di un mese dall’introduzione della maggiorazione nella tassa di soggiorno, il Carlino ha fatto il punto della situazione con i due principali esponenti di strutture ricettive del territorio, Zeno Govoni (Federalberghi-Confcommercio) e Nicola Scomalamcchia (AssoHotel Confesercenti). Entrambi gli operatori sostengono che "non c’è stato impatto sui turisti". Non ci sono dunque state resistenze da parte dei visitatori se non, come sottolinea il titolare dell’hotel Astra, "qualche tour operator, all’indomani dell’introduzione: è un balzello in più, ma tutto sommato sopportabile". A questo punto, però, "siamo interessati – prosegue Scolamacchia – a capire in che modo il maggior gettito generato dall’introduzione di una tassa più alta, andrà destinato". Sarà questo uno dei temi al centro del confronto che le associazioni hanno chiesto per i prossimi giorni all’assessore al Turismo, Matteo Fornasini. "Oltre alle strutture alberghiere – dice – bisogna adesso capire chi, davvero, nell’ambito dell’extralberghiero versa l’imposta. Bisogna impegnarsi in tutti i modi nel contrasto all’abusivismo e al mercato ‘nero’ degli affittacamere-appartamenti". Allargando lo spettro, Scolamacchia auspica anche una "migliore comunicazione rispetto alle iniziative che vengono organizzate in città, per poterle ‘vendere’ ai gruppi e ai tour operator, in particolare all’estero". Nel complesso, comunque, "rispetto all’anno scorso – molto buono – anche quest’anno ci sono buoni segnali in termini di presenze turistiche". Tanto che il collega di Confcommercio, Zeno Govoni, consultando il panel di strutture che aderiscono, certifica un 5% in più di occupazione delle stanze. "Che non significa – precisa – necessariamente che ci sono più turisti, perché magari è clientela che è a Ferrara per lavoro. Però i dati sulle presenze ci fanno ben sperare, se non altro di confermare i numeri dello scorso anno. I presupposti sembrano esserci, anche se ormai i visitatori tendono sempre di più a fare prenotazioni ‘last minute’ quindi risulta più complesso fare delle stime a medio e lungo termine". Ciò che invece porterà al tavolo della discussione Govoni sarà invece il tema delle esenzioni. "Riteniamo – scandisce – che la MyFe card sia un ottimo strumento, che però deve essere rivisto nella parte delle esenzioni (fatte salve quelle ai disabili e ad altre categorie specifiche)".

f. d. b.