"Verso un capitale in tassa di soggiorno ma devo pagarmi la vigilanza"

Il direttore del Best Western Palace Inn dopo le spaccate nel parcheggio

Carabinieri al Best Western di via Eridano

Carabinieri al Best Western di via Eridano

Ferrara, 15 marzo 2018 - «Nel 2017 i miei clienti hanno versato al Comune 71.817,50 euro in tassa di soggiorno e ora sono costretto a pagare di tasca mia il servizi di sicurezza». La riflessione di Carlo Fabbri, direttore dell’hotel Best Western Palace Inn, è amara ma apre a diversi spunti di riflessione. L’albergo di via Eridano, si ricorderà, nel giro di una ventina di giorni è finito per ben due volte nel mirino dei ladri. I malviventi sono entrati nel parcheggio per danneggiare e svaligiare le macchine dei clienti. Nel primo caso le auto ripulite sono state tre. La seconda volta ben dodici.

Un accanimento che ha spinto la direzione dell’hotel a contattare un istituto di vigilanza privata e a dotarsi di un presidio fisso. «Ora – chiarisce Fabbri – il parcheggio del Best Western è sorvegliato ventiquattro’ore su ventiquattro. Sono stato costretto a farlo. Devo tutelare i miei clienti». Senza soffiare troppo sul fuoco della polemica, il direttore dell’hotel ci tiene però a togliersi qualche sassolino dalla scarpa. «Dopo i furti che hanno subito i miei clienti – commenta – non ho ricevuto nemmeno una telefonata di solidarietà. Né dall’amministrazione, né dalle associazioni di categoria. Niente è dovuto, questo è vero, ma visto che faccio parte di Visit Ferrara e di altre associazioni e visto il mio impegno sul fronte dei migranti, mi aspettavo che qualcuno si facesse vivo». Ma, a quanto pare, così non è stato. Oltre all’amarezza per il silenzio si aggiunge poi l’onere di dover provvedere da solo per la propria sicurezza.

«Sono stato costretto a farlo – ripete Fabbri –. Ho dovuto garantire la sicurezza dei miei clienti con un presidio fisso nel parcheggio per tutta la notte, associato alla macchina che fa il giro di sorveglianza. Chi alloggia da noi ora è più sicuro, ma tutto a mie spese». Al direttore del Best Western era balenata in mente anche l’idea di mettere delle telecamere. «Ma i nostri clienti non vogliono vedere il filmato di chi gli svaligia l’auto – chiosa –. Vogliono prevenire i raid». L’appello finale è quello rimbalzato più volte nel quartiere: più sicurezza. «Questa zona è bersagliata – conclude l’albergatore –. Ci vorrebbe più attenzione. Non chiedo contributi, ma il problema sicurezza andrebbe affrontato tutti insieme. Il cittadino non può essere lasciato solo».

f. m.