
Alcuni cittadini di Alberone di Riva del Po non nascondono il rammarico per la chiusura del Bar Arci del paese, di cui "nessuno conosce realmente le cause che hanno prodotto un progressivo declino degli ultimi anni sino alla chiusura completa. Così tutto muore". I cittadini chiedono, dunque, chiarezza in una lettera, nella quale ripercorrono la storia del locale, a partire dai primi anni ’90, quando "la Lega Braccianti di Alberone di Ro lasciò nelle mani della Cooperativa di Consumo la proprietà del fabbricato in piazza Zambonati". Una gestione tutto sommato in linea con le esigenze di quegli anni in un paese di circa 1.000 abitanti per i cittadini: "Si garantiva un bar, un negozio di alimentari, una sala ricreativa, il tutto sempre solo e soltanto sotto la supervisione Legacoop e Arci Ferrara che, a quanto pare, è stata decisamente fallimentare". Gli scriventi ravvisano come i servizi del locale siano progressivamente diminuiti sino alla definitiva chiusura. Un peccato, a loro parere, "vedere l’unica piazza del paese senza l’attività principale attorno alla quale si era sviluppato il piccolo centro", e "molto brutto che le istituzioni non si prendano a cuore un rilancio e o una promozione del fabbricato". Da qui, una domanda: "Che ne sarà della Cooperativa Alberone che era stata fondata a questo scopo? Si potrebbe ristrutturare e aprire un piccolo e decoroso bar, creare uno spazio per attività ludiche, invece, tutto tace. Nessuno sa".