Aldrovandi, la madre non rimette la querela: agente a processo per diffamazione

Il giudice ha fissato per il prossimo 3 marzo l’udienza: Patrizia Moretti parte civile. Sotto accusa le parole scritte da Forlani su Facebook

Ferrara: Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi (Foto LaPresse)

Ferrara: Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi (Foto LaPresse)

Ferrara, 11 novembre 2014 - Il giudice di Ferrara, Luca Marini, ha fissato per il prossimo 3 marzo il processo contro uno dei quattro agenti condannati per la morte di Federico Aldrovandi.

Sono saltate le trattative per la remissione di querela tra Patrizia Moretti, madre della vittima e parte civile, e Paolo Forlani, imputato per diffamazione. Quest’ultimo dovrà rispondere delle parole scritte nei confronti della donna sulla pagina Facebook dell’associazione ‘Prima difesa due’, di cui era responsabile Simona Cenni. Anche lei dovrà rispondere di diffamazione a mezzo internet.

Stamattina al processo era presente solo Patrizia Moretti (come testimoni anche Lino Aldrovandi, papà di Federico), mentre erano assenti entrambi i due imputati. Le frasi che Forlani scrisse nel giugno 2012, poco dopo la condanna definitiva subita in Cassazione insieme ai colleghi Enzo Pontani, Monica Segato e Luca Polastri), rimbalzarono sul profilo Facebook della associazione ‘Prima difesa due’ che raggruppa componenti delle forze dell’ordine: parole in cui Forlani commentava, rivolto alla Moretti, la sua condanna. Dopo aver preso atto della mancata trattativa e dunque della mancata remissione di querela (ma solo per la Cenni) il giudice Marini ha rinviato il processo e cadenzato il programma del dibattimento.