Ferrara, nuovi guai per l'imprenditore Alessandro Barca. Trovati in casa armi e soldi

Già arrestato nell’ambito dell’ inchiesta sulle revisioni facili

Ferrara, polizia in azione

Ferrara, polizia in azione

Ferrara, 28 ottobre 2020 - Titolare di un’agenzia di pratiche auto, con la passione per le armi, i fucili in particolare. E, secondo la Procura di Ferrara, per le ’mazzette’. Al termine di un controllo amministrativo nell’abitazione di Alessandro Barca, ferrarese di 61 anni, gli agenti della sezione amministrativa della Polizia di Stato, hanno trovato alcuni fucili detenuti illegalmente, ma anche soldi per un totale di 20mila euro in pezzi da 50, avvolti in fascette di carta bianca con su scritto l’importo e, presumibilmente, da chi erano stati ricevuti.

Almeno questo è il sospetto degli investigatori. Il controllo nell’appartamento del sessantunenne era stato disposto dalla Procura di Ferrara proprio nell’ambito nel procedimento penale che di recente ha portato all’arresto di Barca con l’accusa, tra le altre, di corruzione nell’ambito di un giro di presunte mazzette per le revisioni facili degli autocarri, l’inchiesta Ghost Inspections coordinata dal pm Andrea Maggioni. Proprio a seguito di questo procedimento penale aperto nei confronti dell’imprenditore, è stata compiuta nei giorni scorsi la perquisizione domiciliare, considerando che è intestatario di un porto d’armi.

Al termine degli accertamenti, i poliziotti hanno scoperto e sequestrato armi comuni da sparo e parti di arma che non sarebbero mai state denunciate, ma anche per essere stato trovato in possesso di munizioni non consentite per la caccia e quasi mezzo chilo di polvere da sparo. Ma non solo.

All’interno dell’appartamento, gli agenti hanno rinvenuto anche un’area dedicata alla riparazione di armi: una vera officina meccanica, compresa l’attrezzatura necessaria per la riparazione. Al termine dell’accertamento, quindi, nei suoi confronti è scattata la denuncia per detenzione illegale di armi, munizioni e polvere da sparo.

Mentre sulla cospicua quantità di denaro in contanti suddiviso in mazzette, sono già iniziati gli approfondimenti degli inquirenti per accertare se i sospetti che si tratti dei soldi ricevuti quale compensi delle ’revisioni facili’, siano fondati. Intanto domani al Tribunale della libertà di Bologna sarà discussa la richiesta di scarcerazione presentata dal legale di Barca per la vicenda legata alle revisioni fantasma.