FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Alex De Angelis debutta alla Le Mans Classic 2025 con la Jaguar E Type Lightweight

Il pilota ferrarese Alex De Angelis parteciperà alla Le Mans Classic 2025 con la leggendaria Jaguar E Type Lightweight.

Il pilota ferrarese Alex De Angelis

Il pilota ferrarese Alex De Angelis

C’è un momento, in cui a settemila giri al minuto, tutto svanisce. La macchina diventa senza peso, scompare. È a settemila giri al minuto che l’incontri, è la che ti aspetta. Recita più o meno così la frase con cui si conclude il film che racconta la grande sfida fra la Ford e la Ferrari sul circuito di Le Mans, nel 1966. Ma qui non siamo in una pellicola, al volante non c’è un attore. È un pilota vero, Alex De Angelis che dal 3 al 6 luglio correrà sul circuito francese più celebre della storia disputando per la prima volta nella sua lunga e iridata carriera, la Le Mans Classic 2025. Nella sua intervista al Carlino, fra le altre, il pilota ferrarese rivela che sarà al volante di quella che Enzo Ferrari definì "la macchina più bella mai costruita". L’intramontabile icona di stile, la Jaguar E ed in questo caso addirittura in allestimento Lightweight, appositamente studiato e sviluppato per le più importanti competizioni.

De Angelis, lei ha disputato circa una trentina di Mille Miglia (anche quest’anno sarà al via, ndr), è stato campione italiano di rally e ha corso sui circuiti più prestigiosi al mondo. Quest’anno, una nuova sfida. Perché correre a Le Mans?

"Perché chi corre non accetta mai fino in fondo che la bandiera a scacchi segni l’epilogo delle nuove sfide. Nonostante corra da diversi anni, non mi era mai capitato di gareggiare a Le Mans, uno dei templi delle gare automobilistiche da oltre cento anni a questa parte. Si è presentata questa meravigliosa occasione grazie al presidente dell’Asi, Alberto Scuro che è il proprietario della macchina e ha voluto fortemente questo gemellaggio tra Le Mans ed ASI oltre all’apporto del presidente di Officina Ferrarese, Riccardo Zavatti che cura in modo eccelso i rapporti fra il territorio e l’Automobil club Storico Italiano a livello nazionale. La sintonia è stata ottima, sin da subito. Per cui, abbiamo accettato questa sfida ed abbiamo deciso di provarci".

Ci parli della macchina. Come la state preparando?

"È un lavoro lungo e articolato, fatto di prove, test meccanici, messa a punto dell’assetto della vettura e, ancora, paziente cura anche dei minimi dettagli. Come sempre l’automobilismo è fatto di compromessi tra performance ed affidabilità, tra velocità e semplicità di guida. Per com’è concepita la gara che ci accingiamo ad affrontare è complicata sotto tanti punti di vista, per cui assieme al nostro Team Promotor, che ringrazio sempre per la professionalità e dedizione, stiamo cercando di essere il più possibile minuziosi nella preparazione dell’auto. La macchina in sé, è straordinaria. Un perfetto mix di, potenza e guidabilità sulla pista, coniugato in uno stile che solo la E Type sa dare".

Che cos’ha di particolare il circuito di Le Mans?

"Penso di poter dire che si tratti dei 13,6 chilometri di pista più famosi della storia in ambito automobilistico, qui si gira flat out (a gas spalancato, n.d.r.) per oltre l’80% dell’intero giro. Tecnicamente la gara è celebre per la sua complessità anche perché il pilota è sottoposto a uno stress-test notevole. Basta pensare solo al fatto che si guida con la luce e col buio, con tutto ciò che ne consegue. Senza contare le circa 38 curve, il rettifilo principale (ora interrotto da due chicane per motivi di sicurezza) e le velocità estremamente elevate che si raggiungono".

A memoria è il primo ferrarese che partecipa alla 24 ore di Le Mans. Una sfida nella sfida?

"Non credo di essere il primo, già lo fece Casoni, vincitore del giro d’Italia ci corse, ma sicuramente non siamo stati in molti. Quindi in qualche modo lo è, ed è sicuramente una responsabilità importante. Nella mia carriera ho sempre cercato di rappresentare nel migliore dei modi la mia città e la gloriosa tradizione motoristica che ne innerva la storia. Ora, cercherò di farlo in terra straniera al cospetto del traguardo di Le Mans, ma sempre con i colori di Ferrara nel cuore".