Alimentari Margherita, si spengono le luci

Punto di riferimento a Pilastri, il Comune corre ai ripari. Tra le ipotesi la spesa portata a domicilio e gli ambulanti del mercato

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di Claudia Fortini

Dopo 43 anni chiude ’Margherita’ l’unico punto vendita di Pilastri, la frazione di settecento abitati che dista quindici chilometri dal capoluogo. Si è abbassata lunedì una saracinesca che tra volti e voci ha visto scorrere la storia del paese. E soprattutto gli anziani sono preoccupati, tanto che il parroco don Roberto Sibani, ha già organizzato un servizio settimanale del pane. Basta compilare l’ordine e lo si può andare a ritirare in parrocchia. Anche l’amministrazione comunale, dal canto suo, sta cercando di creare servizi. "Sono commosso per l’affetto che i nostri clienti ci hanno dimostrato – racconta Lorenzo Bolognesi che insieme alla moglie Roberta, alla sorella Orietta e alla socia Marilena, ha gestito l’attività –. C’è chi ci ha scritto una pergamena, chi ha portato una torta, Valentino Po, il nostro cliente più anziano di 94 anni poi che ci ha regalato un suo quadro. C’è stato chi ci ha abbracciato facendoci commuovere. Ma purtroppo abbiamo deciso di chiudere l’attività". Sono tanti i fattori che hanno portato a questa scelta. "A novembre raggiungo l’età pensionabile – spiega Lorenzo che dal ’98 ha portato avanti l’attività del padre Ermes – le ragazze invece hanno fatto scelte di vita diverse. Tutto poi è diventato terribilmente complicato. Basti pensare che solo di corrente elettrica sono diventati 2mila euro al mese di bollette. Sono triplicate. I costi di gestione – aggiunge – e l’affitto, fare gli ordini è sempre più complicato". C’è poi un paese che si sta spopolando. "I nostri clienti erano soprattutto anziani – ammette con il nodo alla gola – lasciarli in questo momento è durissima. Sono due giorni che mi scendono le lacrime davanti alla loro solidarietà. Li ringraziamo ad uno ad uno per tutto quello che in questi anni ci hanno dato umanamente". L‘alimentari Margherita era il punto vendita di riferimento non solo del borgo ma anche degli abitati di Lezzine. Non appena appresa la notizia, l’Amministrazione comunale ha preso in mano la situazione, "Con l’obiettivo di arrivare a una soluzione in tempi celeri – spiega il sindaco Simone Saletti –. Stiamo vagliando, in accordo con le esigenze che ci hanno manifestato i residenti alcune ipotesi". Tra queste "La fattibilità di un servizio di spesa a domicilio da parte di qualche punto vendita già esistente – annuncia il sindaco – oppure la presenza per un giorno alla settimana di alcuni ambulanti di alimentari del mercato". Non è tutto. "Nel medio periodo – aggiunge l’assessore alle attività Michele Sartini – l’obiettivo resta quello di riportare un punto vendita fisso e stabile a Pilastri". Dal sindaco una promessa: "Certamente non lasceremo soli o inascoltati i nostri cittadini, ma anzi condivideremo tempestivamente con loro ogni sviluppo della situazione".