
"È ancora gravissima la situazione che stanno vivendo le aree interessate dall’alluvione, a quattro mesi dal disastro che ha colpito ampie aree della Romagna". Per questom Legacoop e le cooperative agricole braccianti, insieme a numerose altre organizzazioni, alzano la voce e manifestano oggi a Ravenna, dalle 11 in via degli Zingari, proprio di fronte al punto in cui i soci della Cab Terra diedero il permesso di allagare i loro campi per salvare la città e i suoi monumenti millenari. Verrà presentato un documento che evidenzia come quattro mesi dopo il disastro ambientale non siano "stati ancora forniti aiuti dallo Stato, nonostante le promesse iniziali della presidente del consiglio Giorgia Meloni. Anche i fondi stanziati sono insufficienti rispetto ai danni stimati". Le imprese agricole "hanno subito danni devastanti". In particolare le Cooperative agricole braccianti della provincia di Ravenna hanno visto andare sommersi in pochi giorni 6.150 ettari di terreno sui 12.000 in conduzione, con ripercussioni senza precedenti, stimate in oltre 30 milioni, di cui 16 per la distruzione delle colture e 14 per i danni ai mezzi di produzione, a partire dai terreni. Una situazione che incide sui risultati di bilancio del 2023 e mette a rischio i risultati del 2024 e, per alcune colture, anche del 2025. Alla manifestazione prenderanno parte tutti i livelli di Legacoop, rappresentati dal presidente nazionale Simone Gamberini, dal presidente regionale Daniele Montroni e da quello della Romagna Paolo Lucchi. Per le cooperative agricole braccianti interverranno Gabriele Tonnini (Cab Massari), Fabrizio Galavotti (Cab Terra) e Rudy Maiani (Agrisfera).