
"Desidero che voi impariate a memoria brani di greco, latino, Dante e di altri poeti per affrontare i momenti più...
"Desidero che voi impariate a memoria brani di greco, latino, Dante e di altri poeti per affrontare i momenti più duri che arriveranno perché la cultura sarà il salvagente di vita per il vostro futuro". Sono queste le parole di Matilde Bassani incise sulla lapide che, per volere della figlia Valeria Finzi, è stata affissa all’interno del giardino del liceo Ariosto di cui è stata studentessa negli anni ‘30. Giovedì, alla presenza di Stefano Vita Finzi Zalman, assessore all’Urbanistica, del dirigente dell’Ufficio di ambito territoriale Edoardo Soverini e di Cristina Nagliati, curatrice del progetto Pietre d’Inciampo, si è svolto l’evento ‘La cultura che salva’ dedicato alla memoria di Matilde Bassani, una figura che ha lasciato un segno indelebile nella storia locale e nazionale per il suo impegno civile e la sua fervente lotta contro il fascismo e il nazismo. Come ha sottolineato la dirigente scolastica Isabella Fedozzi si tratta di una testimonianza tangibile e vivente, che continuerà a parlare agli studenti di oggi e di domani. Gli spazi e le pietre infatti raccontano le storie umane di chi ha contribuito a costruire l’identità dell’istituto.
Gli studenti della classe IV C liceo classico, coordinati dalle docenti Lorella Furini e Micaela Rinaldi, hanno illustrato il percorso di ricerca sulla figura della studentessa andando alla ricerca delle fonti dall’archivio scolastico a quello dell’Istituto di storia contemporanea. Particolarmente significativo è stato l’intervento di Valeria Finzi che, con grande emozione, ha annunciato la futura pubblicazione di un’opera dedicata alla madre. Questa edizione speciale si arricchirà dei contributi delle classi del liceo, includendo documenti e fotografie inedite. L’intervento di Liliana Picciotto, eminente storica dell’ebraismo italiano del Novecento, ha ripercorso la storia di Matilde Bassani come partigiana, gettando luce sulle radici del suo impegno. Gli studenti della V G liceo scienze applicate, coordinati da Giuseppe Quattrini, hanno infine letto due lettere ‘indirizzate’ a Matilde Bassani. Le loro toccanti parole hanno espresso ammirazione per la sua forza e il suo coraggio, ma anche un profondo senso di speranza ispirato dalla sua storia.