La giornata che celebra una tra le manifestazioni più antiche di artigianato – l’arte bianca, la panificazione – ricorre il 16 di ottobre. Ma, in occasione della Giornata Mondiale del Pane, Confartigianato ha organizzato una serie di iniziative di “preparazione” alla ricorrenza, che coinvolgeranno le imprese, le scuole e chiaramente i cittadini ferraresi. Ieri due associati di Confartigianato – i titolari del panificio Cappelli e del panificio Rossi – hanno tenuto una lezione ai ragazzi dell’istituto alberghiero Vergani.
Oggi il panificio Rossi, con il contributo di Confartigianato, offrirà cento coppie di pane ferrarese da distribuire agli alunni della scuola materna ‘Casa dei bambini’ (circa settantacinque bambini di età compresa tra i due e i cinque anni), che si troveranno nel primo pomeriggio (attorno alle 15) per fare merenda nel cortile della Sacra Famiglia. L’obiettivo dell’iniziativa, in realtà, è duplice. Senz’altro c’è la volontà di sensibilizzare i ragazzi sulla tradizione della panificazione, ma dall’altro si pone come occasione di collaborazione tra diverse realtà del territorio. Il Vergani, dal canto suo, ha investito da tempo sulla formazione di personale qualificato, per offrire ai ragazzi delle concrete opportunità occupazionali riducendo il mismatch tra formazione e mondo del lavoro.
Ma ripercorriamo assieme un po’ di storia degli ‘ambasciatori’ che Confartigianato ha scelto per la Giornata Mondiale del Pane. Il Panificio Cappelli nasce sotto l’impulso e lo spirito imprenditoriale del giovane Bruno Cappelli, classe 1949, che dopo aver appreso l’arte bianca come dipendente nei Panifici Mambriani e Corazzari a Ferrara e terminato il servizio militare, all’inizio degli anni ‘70 con la moglie Maria Pia avvia il proprio laboratorio di produzione a Ferrara prima in Via Rosa Angelini e successivamente in Via Arianuova. Nel 1980 assieme al fratello Giorgio si sposta in Via Ripagrande, a poche centinaio di metri dal Duomo e dal Castello Estense. Alla produzione del pane si affianca quella della pasticceria, sempre nel segno della tradizione locale; le coppie ferraresi vengono affiancate dal pampapato, dai mandorlini del ponte, dalla tenerina e dalla brazadela per citare solo i più tradizionali. Nel 2010, il testimone è passato a Massimo che ha lavorato per ampliare l’azienda, rendendo il panificio Cappelli un vero e proprio punto di riferimento per la città, anche come gastronomia d’eccellenza. Attualmente l’azienda impiega una quindicina di addetti tra personale di vendita e di produzione suddivisi tra i vari reparti. Tradizione e innovazione si incontrano in un luogo che riesce a coniugare il passato glorioso delle ricette per la preparazione dei panificati ferraresi e il futuro. Tant’è che tutti gli strumenti, dai forni alle celle di lievitazione, sono interamente alimentati ad energia elettrica grazie a moderni sistemi di produzione che permettono di realizzare un prodotto tradizionale e allo stesso tempo sano e leggero.