Anche l’ex assessore Forlani in campo in difesa dell’asilo nido

"Una scelta inopportuna sia tecnicamente che politicamente". Non usa mezzi termini, l’ex assessore alla Pubblica Istruzione di Ostellato Leonardo Forlani, nel commentare la scelta delle amministrazioni di Ostellato e Fiscaglia di sciogliere il Consorzio ‘Zero-Sei’, chiudere l’asilo nido di via Lidi Ferraresi e trasferire progressivamente i bambini in una struttura privata a Dogato. "Trasferire progressivamente questo servizio pensando che bimbi da 0 a 3 anni debbano essere solo "badati" – afferma Forlani –, non è propriamente e politicamente corretto. Il servizio educativo rivolto alla prima infanzia, oltre a dover essere svolto in strutture costruite all’uopo, deve prevedere l’utilizzo di personale preparato professionalmente sia dal punto di vista igienico-sanitario che psicopedagogico, e queste caratteristiche sono garantite dalla struttura esistente di Ostellato. Non sappiamo quale personale verrà impiegato nella scuola di Dogato, e crediamo che siano persone motivate e responsabili, ma sappiamo che queste operazioni vengono messe in atto più sovente da amministrazioni di Centrodestra piuttosto che di Centrosinistra, per ridurre i costi e questi si riducono solo pagando meno il personale, non certo spegnendo il riscaldamento". Un altro problema che Forlani vede all’orizzonte riguarda il futuro della struttura esistente in via Lidi Ferraresi, "possiamo prevedere il suo abbandono nel giro di due anni, sarà lasciata al degrado mentre si spenderà denaro pubblico per sostenere una struttura privata. E questo è inaccettabile". L’ex assessore è pronto a sposare la ‘battaglia’ del neonato Comitato in difesa del nido e della scuola materna statale, che si è costituito in questi giorni.