Anche le falde ai minimi storici La nostra provincia in picchiata

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Siccità, anche le falde mai così in sofferenza. E la nostra provincia, in questa battaglia senza quartiere, conquista un altro primato. Siamo secondi, subito dopo la provincia di Bologna, per il calo che si è verificato in questi mesi senza pioggia nelle nostre falde, dove si registra un allarmante -111% d’acqua. Ad Acqua Campus-Anbi i tecnici del Cer rilevano i dati della falda acquifera sotterranea di tutte le province dell’Emilia Romagna. Il dato che emerge è tutt’altro che confortante anche per le acque non di superficie. La siccità che da oltre 7 mesi stringe la sua morsa sulla pianura Padana non interessa solo i grandi corsi d’acqua del Nord influenzandone i flussi. Le falde freatiche sotterranee risentono pesantemente del sommarsi degli elementi climatici di questa stagione straordinaria dai numeri record. Una stagione che, nei fatti, presenta il conto più salato rispetto alle previsioni degli esperti già stimate alla luce degli indicatori verificati periodicamente nell’ultimo decennio. Lo staff tecnico agronomico del Cer Canale Emiliano Romagnolo, grazie agli studi realizzati nei laboratori di ricerca in campo sul risparmio idrico in agricoltura ad Acqua Campus-ANBI di Budrio (Bologna) presenta un’analisi statistica dello stato attuale della falda acquifera. In Emilia Romagna le falde freatiche si confermano al minimo storico. Analizzando l’estesa mole di dati storici sui livelli di falda monitorati da oltre vent’anni su tutto il territorio regionale e, confrontando questi con i valori misurati per l’anno corrente, la situazione emerge ai massimi livelli di criticità possibile. Per tutte le province i valori registrati sono ampiamente sotto la media con numeri che variano da un -70% in provincia di Reggio-Emilia a un -127% in provincia di Bologna, dove le falde appaiono più sofferenti.