"Come parte civile, ritengo che i diritti della mia assistita siano stati tutelati appieno". Così l’avvocato Enrico Segala, che nel processo alla mafia nigeriana ha assistito una donna vittima di estorsione. "Allargando il quadro, credo siamo solo alla partenza. Ho l’onore di difendere molti ragazzi nigeriani, nelle loro pratiche per i permessi di soggiorno – prosegue –. Persone perbene, lontane dalla criminalità. La mafia si sconfigge con azioni di polizia, ma anche chiamando in causa la società civile, come ci insegna la lotta contro la mafia nostrana, e con l’integrazione".
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