"Andrò a vedere piazza Ariostea Poi un giro in bici lungo le Mura"

‘Mamma Mia!’ in piazza Trento Trieste, Sergio Muniz racconta il musical e il suo rapporto con la città

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In Piazza Trento Trieste torna questa sera ‘Mamma Mia!’, musical firmato da Massimo Romeo Piparo con le canzoni degli Abba che inizierà il tour estivo proprio da Ferrara. Uno show dei record con 503.466 spettatori in 226 repliche dal 2017, vincitore del Premio Internazionale Flaiano. Sul palco il trio di protagonisti Luca Ward, Paolo Conticini e Sergio Muniz. A raccontare l’opera e il suo legame con Ferrara è Muniz, eclettico e trasformista, capace di passare dalla vittoria all’Isola dei Famosi a una carriera fatta di teatro, cinema, musica.

Com’è il legame tra lei e Ferrara?

"Nasce nel ’96. Per tre anni sono stato fidanzato con una ferrarese e conosco piuttosto bene la città dove andavo nel weekend mentre provavo a fare il modello. Una città meravigliosa dove ho ancora amici e bellissimi ricordi della gente e della cucina come i tortellini o i cappellacci con la zucca. Conosco bene anche Gianni Fantoni con cui ho lavorato e che, tra l’altro, con noi ha fatto anche Full Monty. È da un po’ che non lo sento e mi piacerebbe molto ritrovarlo ora allo spettacolo" Quale la prima cosa che farà tornando a Ferrara?

"Andare in piazza Ariostea, fare una passeggiata in centro, magari un caffè e riassaggiare il pane, la coppia ferrarese, poi tornare a fare un giro sulle mura magari in bici. C’ero già tornato anni fa con una data del musical"

Cosa vedrà il pubblico?

"Un big show, qualcosa di grande. Siamo in 30 sul palco. È una macchina ben oliata che funziona alla perfezione grazie a Piparo che ha tantissima esperienza e ha saputo perfettamente come creare un gioiellino che funziona molto bene. Siamo la Ferrari dei musical, con 300 repliche. Il segreto è stato l’averlo scritto bene, con musiche belle che piacciono a tutte le età, pieno di allegria. E’ una boccata d’aria fresca solleticando l’immaginario. Da non perdere, con tantissimo ritmo molto più del film"

Il suo personaggio?

"È quello che nel film era di Colin Firth, uno dei 3 possibili papà. Ci ho messo di me tutto ciò che ho potuto ma con la misura giusta. Un personaggio con due anime, un po’ rock e un po’ lord inglese. Anch’io mi trovo a metà: nell’immagine che la gente ha di me sono Il belloccio, il modello ma sono un nerd e abbastanza antidivo. Tanti attori hanno personalità introverse e molto spesso si arriva al teatro anche come terapia, mettersi una maschera alle volte è una scusa per potersi esprimere"

La storia?

"Parla degli anni 60 quando c’era un’apertura che forse ora non c’è più. Si parla di padri, di come una donna cresce da sola una figlia"

Laura Guerra