Angelo Andolfo morto falciato in bici da un camion in manovra a Ferrara

Angelo Andolfo, 18 anni, è morto sul colpo. Il giovane stava tornando a casa quando è stato investito da un tir in via Bologna

La bici di Angelo Andolfo sotto il camion

La bici di Angelo Andolfo sotto il camion

Ferrara, 12 maggio 2021 - Zainetto sulle spalle, berretto in testa e, sotto alle scarpe da ginnastica, i pedali della sua bicicletta. Angelo Andolfo, diciottenne di Poggio Renatico, stava ‘divorando’ l’asfalto di una strada che aveva percorso decine e decine di volte nei viaggi tra la scuola che frequentava in città e la sua abitazione, nel Comune dell’Alto Ferrarese. Quello che non sapeva, mentre viaggiava lungo via Bologna sotto un cielo di piombo, era che quella pedalata sarebbe stata l’ultima. Angelo ha trovato la morte sotto le ruote di un camion rimorchio, all’ingresso del parcheggio della Silla, azienda di forniture per l’edilizia. Il conducente del mezzo pesante, un 55enne di Copparo, ha riferito agli agenti della polizia municipale di non essersi accorto dell’arrivo del ciclista. Erano le 13.30 di ieri. Il tir doveva scaricare della merce alla Silla e, provenendo dal centro, aveva iniziato la manovra di svolta a destra per entrare nel parcheggio dell’azienda. In quegli stessi istanti, nello stesso senso di marcia arrivava Angelo, in sella alla sua bicicletta rossa. Dal box stereo agganciato al portaborraccia, uscivano le note di una canzone. La stessa melodia che ha continuato a risuonare quando la bici era rovesciata a terra con il manubrio piegato, ormai senza più conducente.

Angelo Andolfo, il dolore entra in classe. "La scuola lo ricorderà" È stata questione secondi, manovrati da un destino implacabile. Il camion aveva appena iniziato a svoltare quando è arrivato il diciottenne, probabilmente di rientro a casa. Per cause in corso di accertamento da parte della polizia municipale, il mezzo pesante ha travolto il ciclista. L’autista, si diceva, ha riferito di non averlo visto. Si sarebbe soltanto accorto dell’urto, a seguito del quale si è subito fermato per capire cosa fosse successo. Aperta la portiera, avrebbe visto la bicicletta di Angelo stesa sull’asfalto. Il giovane era sotto il tir, senza vita. L’allarme ai soccorsi è stato immediato. Nel posteggio, oltre agli uomini della polizia locale, sono arrivati i sanitari del 118 con ambulanza e auto medica. Hanno tentato l’impossibile, ma ormai per Andolfo non c’era più nulla da fare. Il suo cuore ha cessato di battere subito dopo l’impatto. Agli agenti è rimasto il compito di ricostruire la dinamica dell’incidente. In loro aiuto è arrivato il racconto di un testimone, un’automobilista che si trovava proprio dietro al camion al momento della tragedia. L’uomo ha riferito di aver visto arrivare il ciclista proprio mentre il mezzo iniziava la svolta, oltre ad altri dettagli che saranno utili nell’attività di indagine. Nelle prossime ore si prefigura l’apertura di un’inchiesta per omicidio stradale, al fine di appurare con precisione eventuali responsabilità nell’accaduto. La notizia della morte del giovane ha sconvolto i familiari e i tanti che lo conoscevano, a partire dal mondo del basket ferrarese, sport del quale è sempre stato appassionato.