Antonioni, Parigi saluta un genio

Presentato in Francia lo spazio dedicato al regista. Sarà realtà nel 2024 nel Padiglione d’Arte Contemporanea

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Oltre 500 metri quadrati di spazio espositivo, su due piani, immersi nello scenario del Quadrivio degli Angeli, affacciati sullo storico Parco Massari e dedicati a Michelangelo Antonioni e al fondo – conservato dal Comune di Ferrara – di 47mila ‘pezzi’ tra foto, documenti, disegni, scenografie, oggetti, opere d’arte, testimonianze della carriera del premio Oscar. Il nuovo Spazio Antonioni di Ferrara sarà realtà, nelle previsioni, tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 nel padiglione d’arte contemporanea. E’ stato presentato ieri sera a Parigi, in un appuntamento dedicato al grande regista, ospitato all’Istituto italiano di cultura diretto dal ferrarese Diego Marani, con la partecipazione di Vittorio Sgarbi e dell’assessore comunale Marco Gulinelli e i saluti introduttivi di Enrica Fico, regista e compagna di Antonioni. Numeroso il pubblico, con circa 200. Parigi è pronta a dare pieno supporto all’iniziativa, come ha spiegato Jean-Christophe Mikhailoff, direttore della comunicazione della Cineteca francese: "Siamo molto felici della creazione di questo Spazio, avremo possibilità di collaborare per le mostre temporanee, mettendo a disposizione i nostri archivi cinematografici, i più ricchi al mondo, e le testimonianze di figure vicine ad Antonioni a Parigi come Marcel Carnè e Gilles Deleuze". "Ferrara - ha detto Sgarbi – è la città che determina una condizione poetica che troviamo nelle opere di De Chirico, nelle città del silenzio di D’Annunzio, nelle ambientazioni di Antonioni. Silenzio, nebbia, meditazione muta sono elementi caratterizzanti. Per questo è importante che lo Spazio sia a Ferrara come ogni altra realtà simile a chi vi è nato. Perché il Padiglione di arte contemporanea? La scelta è coerente con la storia di questo luogo, che ha fatto di Ferrara - per decenni e grazie all’iniziativa di Franco Farina - la capitale dell’arte contemporanea". "Lo Spazio – ha sottolineato Dominque Paini, già direttore del Cinémathèque française e curatore della mostra “Antonioni e le arti” – sarà diviso in aree che assolveranno a funzioni differenti, rivolgendosi a un pubblico diversificato".

Il piano terra sarà suddiviso in sei aree. Una dedicata al regista e alla sua Ferrara; una che affronterà il tema della fine del neorealismo e Lucia Bosé, quindi quella riservata alla trilogia moderna e a Monica Vitti e due sale proiezioni che proporranno estratti di film. Nel primo piano una sala polifunzionale e altre due aree tematiche, una dedicata alla conquista del west, il successo negli Stati Uniti dell’autore e la sua consacrazione internazionale e una sul ritorno in Italia. Anche qui – in due differenti spazi – saranno proposti estratti di film. La firma del progetto è degli architetti Junko Kirimoto e Massimo Alvisi. "Il concept ha passato la progettazione esecutiva e ora si attende solo l’avvio dei lavori", ha detto l’assessore Marco Gulinelli. All’appuntamento parigino seguirà un momento ufficiale di presentazione del progetto a Ferrara, che terrà conto anche dei contenuti emersi nella capitale francese.