
Approvato ieri dalla giunta l’atto che pone fine a mesi di polemiche e contrapposizioni. La mediazione dell’assessore Coletti coi residenti e l’impegno del circolo: "Ora volumi più bassi".
A mezzanotte sai: proroga condizionata. Alla fine, dopo lunghi mesi di incontri, interlocuzioni formali e informali, iniziative per tentare di ricucire con i residenti oltre che con l’amministrazione, arriva una buona notizia per l’Arci Bolognesi. La giunta ha infatti stabilito che le attività del circolo potranno proseguire regolarmente, sempre nello stabile di piazzetta San Nicolò, fino alla fine dell’anno. Però, questa prosecuzione, è subordinata a una clausola che l’assessore al Patrimonio Cristina Coletti – che si è occupata del dossier fin dall’inizio – ha voluto fortemente. "È necessario – si legge nel documento stilato dagli uffici e firmato dalla dirigente Natascia Frasson – provvedere durante lo svolgimento delle progettualità a una "riduzione significativa delle attività notturne" e a fare in modo che "tali attività programmate nei giorni del fine settimane – venerdì e sabato in particolare – siano concluse entro e non oltre la mezzanotte".
Da parte dell’amministrazione, dunque, c’è un’apertura di credito ai gestori del circolo i quali dovranno attenersi pedissequamente alle indicazioni. Va detto comunque che il Bolognesi ha cercato in queste settimane una linea di mediazione e di dialogo anche a fronte dell’esposto sottoscritto dai residenti per denunciare il disturbo arrecato a tarda ora dalle attività del Bolognesi. Di più. A fronte della possibilità di dover lasciare l’immobile – al centro di un "progetto di valorizzazione" – i gestori del circolo hanno presentato una nuova progettazione delle attività finalizzata anche a ridurre l’impatto sul quartiere. Sono quattro gli obiettivi che l’Arci si pone: valorizzare il ruolo di presidio culturale e sociale del circolo attraverso una programmazione diurna e continuativa; riequilibrare le attività musicali serali e notturne, limitando i disagi percepiti dal vicinato, intervenendo su orari, volumi e tipologia di proposta; rafforzare il legame con il territorio, favorendo dialogo, collaborazione e co-progettazione con residenti, associazioni e realtà locali e, infine, garantire la continuità della missione storica del circolo nella promozione della musica emergente e dei linguaggi giovanili, in un contesto più strutturato e condiviso.
La parte più interessante del programma è quella legata alla rimodulazione delle attività musicali. Il primo punto, si legge nel documento presentato dal circolo, si dichiara di voler dare priorità alla musica dal vivo rispetto ai dj set. Parallelamente è prevista una "riduzione significativa delle attività notturne: limitazione oraria compatibile con la quiete pubblica e con le richieste del vicinato", poi un "controllo dei volumi e adozione di ulteriori misure tecniche per l’isolamento acustico" e, da ultimo, "una programmazione calendarizzata e condivisa preventivamente con l’assemblea dei residenti". "Il circolo Bolognesi intende continuare a essere un luogo di cultura, di musica e di comunità. Con questa proposta chiediamo all’amministrazione comunale non solo di tutelare l’esperienza del Circolo, ma di valorizzarla come modello di innovazione culturale e sociale". Così è avvenuto. Da parte del Comune è stato emanato un provvedimento che cerca di far coesistere al meglio gli interessi delle parti in causa. Adesso, è tutto nelle mani del Bolognesi. Fino al 31 dicembre.