Tante nuove opportunità in programma ad Area Giovani, il centro di aggregazione giovanile del Comune di Ferrara, che riprenderà le attività lunedì 7 ottobre alle 15 con la giornata di porte aperte nella sede all’interno di Factory Grisù in via Poledrelli. Gli spazi sono a disposizione dei giovani, fascia 11-19 anni, con ingresso libero tutti i giorni, dal lunedì al venerdì (ore 15-18), per aiuto nei compiti, giochi di società, proposte da realizzare insieme e luogo di ritrovo tra coetanei. Ci saranno poi attività specifiche, come i webinar per i genitori e attività personalizzate per i ragazzi a contrasto del ritiro sociale e di situazioni specifiche di fragilità. Per presentare le iniziative sono intervenuti l’assessore alle politiche giovanili Chiara Scaramagli, la responsabile dell’Unità Organizzativa Nuove Generazioni Sabina Tassinari e i referenti Andrea Gori di Open Group e Francesco Bianco della cooperativa Il Germoglio. "Rendere i ragazzi partecipi in maniera attiva - ha sottolineato l’assessore Scaramagli - è molto importante per confezionare un servizio aderente alle necessità e alle esigenze che vengono manifestate. Sin dai primi giorni del mio insediamento abbiamo ravvisato la necessità di rinnovare il servizio e di rimodularlo. Le iniziative messe in campo sono finalizzate al contrasto del ritiro sociale e della povertà educativa, che si è purtroppo acutizzata in seguito alla pandemia di Covid-19. I ragazzi devono essere al centro della programmazione, che viene costruita insieme a loro, grazie ai loro spunti e al loro coinvolgimento. Questa è l’impronta che ho intenzione di dare a tutta la mia attività sulle politiche giovanili, perché il fatto di rendere partecipi i ragazzi ci permette di costruire un servizio più specifico possibile e corrispondente alle loro esigenze. Mi piace pensare – ha concluso Scaramagli – che ci sia un’unica squadra che ha l’obiettivo di raggiungere il benessere dei ragazzi e che è costituita dai giovani stessi insieme con Comune, dirigenti, responsabili di settore e associazioni". Un servzio molto importante: nonostante sia passato l’allarme sociale pandemico, infatti, permangono nella popolazione adolescenziale molte criticità legate alla paura del futuro e a un senso generale di rassegnazione se non di frustrazione per il quadro generale fatto di guerre, alta disoccupazione giovanile, difficoltà nell’acquisizione di tutte quelle possibilità di pensarsi autonomamente in un prossimo futuro.
Jacopo Cavallini