Nelle carceri italiane cresce il disagio psichico. E l’Arginone rientra tra quelle che maggiormente risentono di questa situazione. L’associazione Antigone, nel rapporto 2023 sulle carcere italiane, spiega che il "20 per cento dei detenuti assumeva stabilizzanti dell’umore, antipsicotici o antidepressivi ed addirittura il 40,3% sedativi o ipnotici. I tossicodipendenti in trattamento sono pari al 21,1% dei presenti". Nelle carceri visitate da Antigone gli episodi di autolesionismo sono stati una media di 19 ogni 100 detenuti. Ma a Ferrara il dato è molto più elevato. Antigone parla infatti di 79,6 episodi ogni 100 detenuti. Il problema degli atti di autolesionismo è una delle tante criticità illustrate anche dai sindacati di polizia penitenziaria, insieme a quelle delle aggressioni agli agenti e ai detenuti con problemi psichiatrici che si trovano ristretti nella casa circondariale. Nel frattempo, Dal 7 febbraio, quando è scomparso Francesco Cacciola, Ferrara è senza Garante comunale dei detenuti. E visto che, finora, "non è stato avviato un percorso per individuare il nuovo garante" e che, tra l’altro, "l’ultima relazione annuale risale all’autunno del 2021", la consigliera comunale del Pd Ilaria Baraldi chiede, in un’interpellanza al sindaco Alan Fabbri e alla presidenza del Consiglio comunale, "quando si intenda procedere con la richiesta e la selezione delle candidature e la successiva elezione, da parte del Consiglio comunale, del nuovo garante". La richiesta dell’esponente dem è motivata dalle difficili condizioni in cui versa il carcere ferrarese. Attualmente, ricorda infatti Baraldi, la struttura "ospita 358 detenuti, a fronte di una capienza massima di 244 posti, i sindacati provinciali di polizia penitenziaria da anni lamentano uno squilibrio tra le necessità di organico e i numeri effettivi di personale in servizio, e anche la recente visita del Garante regionale Roberto Cavalieri evidenzia alcune criticità".
Cronaca"Arginone, boom di atti di autolesionismo"