
Antenucci esulta dopo la salvezza conquistata al Mazza La sua maglia sarà battuta all’asta
A raccontare quello che è successo in questi anni è Davide Fratini. Sala degli Arazzi, municipio di Ferrara, sono da poco passate le undici. Al tavolo con lui ci sono Antonio Labianco, Arduino Cavallini e Marco Fonsati. Al centro, l’assessore Cristina Coletti. Attorno un esercito di volontari, volti del mondo dello sport. Ieri, 23 anni fa.
"Eravamo tre squadrette amatoriali in un campo di calcio, a fare il tifo i parenti, le fidanzate. Ci siamo autotassati, siamo riusciti a mettere insieme poco più di 500 euro. E adesso... ", Fratini fa una pausa. Adesso grazie a quei tre giorni nel segno dello sport, del pallone, aiutano tredici associazioni, danno una mano a tante persone in difficoltà, ai detenuti. In quel campetto – il tic tac dei tacchetti sul cemento all’uscita dello spogliatoio – si sfidano inseguendo una sfera squadre che brillano nel firmamento del pallone, calciatori professionisti.
Trofeo della Solidarietà, anno numero 23, un mondo è cambiato. "Ma la passione è la stessa e quella passione siamo riusciti a trasmettere", Fratini un po’ si commuove, attorno a lui i compagni di viaggio di una bella avventura. Bando alla nostalgia, c’è il fischio d’inizio, si gioca. L’iniziativa nelle serate di giovedì, venerdì e sabato, cross e calci di rigore sul tappeto verde di Corlo. Sfide avvincenti sul campo; forchette e coltelli che si incrociano nei piatti tipici che profumano allo stand. La fortuna gira, non per tutti, nella lotteria. E poi ci sono loro, le casacche dei campioni. Da Lilian Thuram a Mirco Antenucci, una maglia, un simbolo. E ancora le divise del Milan, Bologna, Juve. E della Spal. Veranno messe all’asta quelle maglie, per aiutare, per dare una mano alla fine a chi non chiede nulla. "Non è retorica – interviene Coletti –. Ma fare del bene far star bene". E loro in questi 23 anni ne hanno fatto. Tanto.
Antonio Labianco, una vita con la divisa da carabiniere, per anni comandante provinciale dell’Arma, dice: "Questo è lo sport, questo è il calcio. Comunità, un modo per entrare nella società". Un assist alla solidarietà. Ci sarà il quarto tempo, concessione al rugby, spaghetti aglio e olio. Una birra perché alla fine sono tutti vincitori, un gol a gonfiare la porta della solidarietà. Il ricavato sarà devoluto alle 13 associazioni, ai detenuti del carcere. Che già ricevono vestiti, qualche pallone. Patrocinio di Comune e Panathlon International Club Ferrara, biglietti da visita della manifestazione. "Il trofeo – dichiara l’assessore – è una delle iniziative solidali che più connotano il nostro territorio per la raccolta fondi che promuove a sostegno delle persone più fragili". L’arbitro è pronto, le serate prenderanno il via dalle 19,30. I primi ad aprire gli stand, per chi vuole gustarsi partite e tagliatelle.
Giovedì – primo giorno – si sfideranno le squadre di calcio giovanile under 14. Venerdì andrà in scena il calcio adulti con tre squadre maschili. Il torneo sarà a premiazione diretta, reginetta ai piedi del podio Federica Taranto. Sabato, alle 19,30, giocheranno i ragazzi di Casa e Lavoro e gli Specialissimi di Spal Foundation che affronteranno altri giovani amatori. Poi spazio a loro, onda rosa a centro campo. L’ultimo scampolo della serata sarà dedicato al calcio femminile. C’è quella maglia, la numero sette. E’ la divisa di Antenucci, su un lato la sua firma. Dice Martina Vanzetto, Spal Foundation: "La società ha voluto con questo dono dimostrare la sua vicinanza alla manifestazione, dare il suo contributo alla gara del cuore". Che non costa nulla. "Le spese organizzative sono praticamente zero, perché tutti collaborano gratuitamente – sottolinea Fratini, parole d’orgoglio –. Il nostro contributo è una piccola goccia, un aiuto a chi vive situazioni difficili, in particolare, ai tanti ragazzi con disabilità". Marco Fonsati, un veterano, da 20 anni in prima linea. "Anche un euro in una busta è un euro di solidarietà". Giovedì è vicino, campo sportivo di Corlo. Sembra ieri. Tre squadrette amatoriali, la voglia di fare qualcosa di buono. Gol.