Assistenza domiciliare ad anziani Il Comune aumenta l’impegno

L’ultima determina è di 13.500 euro, alla quale si aggiungono altri 15mila euro per i pasti a domicilio

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Assistenza domiciliare, anziani, disabili. "Nessuno sarà mai lasciato solo" conferma l’assessore ai servizi sociali Francesca Piacentini. E’ il quarto trimestre di finanziamenti approvati e pubblicati sull’albo pretorio del comune, di aiuti che scandiscono i dodici mesi all’anno di aiuto alle persone in difficoltà. L’ultima determina per l’assistenza domiciliare è di 13.500 euro, alla quale si aggiungono altri 15 mila euro per i pasti a domicilio che vengono portati ogni giorno ad anziani e disabili. Trentamila euro in soli quattro mesi. E’ l’attenzione e la vicinanza alle persone in difficoltà, che trovano diverse voci nel bilancio comunale che scandisce l’anno solare.

Una realtà concreta, quotidiana, vicina alle persone più in difficoltà che sono inserite in un progetto di vita che viene accompagnato, passo a passo, dagli incaricati degli uffici dei servizi sociali che mantengono un contatto costante con le persone che utilizzano il servizio.

Essere vicini alle persone in difficoltà e alle famiglie è un impegno che l’assessore Francesca Piacentini sottolinea, ricordando la scelta del sindaco e della giunta, di mantenere questi servizi alla persona, in quanto fondamentali per l’autonomia e per la permanenza nel loro domicilio: "Sono 56 le persone che hanno richiesto e usufruiscono dell’assistenza domiciliare – spiega l’assessore – con una cifra a bilancio di circa 46. 000 euro all’anno". Sono diminuite, rispetto agli anni precedenti, e sono 17, le persone che attualmente usufruiscono dei pasti a domicilio per un bilancio di circa 32.000 euro all’anno.

"Per quanto riguarda la quota di compartecipazione pagata dal cittadino – spiega l’assessore – l’importo varia a seconda del fatto che la persona sia o meno autosufficiente e a seconda del valore Isee. Per l’assistenza domiciliare dipende anche dal tipo di prestazione e da quanti assistenti vanno a casa ed è comunque calcolata su base oraria".

Anche per il pasto la quota a carico del cittadino varia in base all’Isee ovvero al reddito annuo e comunque "è previsto il pagamento di 1 euro a pasto – conferma la Piacentini–-. Una piccola cifra simbolica per responsabilizzare anche chi ha reddito molto basso ad avere rispetto del pasto in modo che venga apprezzato e consumato e mai buttato via.

Claudia Fortini