
La sottosegretaria alla presidenza della Regione Rontini: "Siamo disponibili a un confronto con il Comune" .
Era già intervenuta con un audio-messaggio nel corso dell’iniziativa pubblica di qualche giorno fa nei locali di via Kennedy. Ora, il caso della sede di Cittadini del Mondo, approda in Regione grazie all’interrogazione della capogruppo di Avs Simona Larghetti. Fra l’altro, la contrarietà circa la decisione del Comune di non prorogare la scadenza della concessione per i locali, incontra la condivisione della sottosegretaria alla presidenza regionale Manuela Rontini (foto). "Lo sfratto dell’associazione Cittadini del mondo – afferma Rontini – insieme alle difficoltà che stanno coinvolgendo diverse sedi degli enti del terzo settore, rischiano di compromettere il legame tra i cittadini e la comunità. Quando uno spazio dedicato a servizi e relazioni viene chiuso, o reso meno accessibile, si indebolisce la rete di supporto comunitario".
Nel caso di specie, la Regione "non è in grado di poter intervenire direttamente – così la sottosegretaria – sia per i limiti nella disponibilità di sedi nel patrimonio immobiliare dell’ente, sia in quanto è in capo al Comune la competenza in materia di supporto alla rete di offerta dei servizi". Detto questo, Rontini conferma la disponibilità della Regione "a un confronto col Comune di Ferrara per approfondire le criticità" e per "sostenere le attività dell’associazionismo locale". "Il terzo settore – dice in chiusura – è un pilastro della coesione sociale e le Istituzioni devono contribuire a creare un contesto che ne valorizzi il ruolo. In questo quadro, vogliamo continuare a fare la nostra parte". Soddisfatta, ma non del tutto, Larghetti, che chiedeva alla Regione di "intervenire e interloquire quantomeno con il Comune per "facilitare la ricerca di una sede, valutando ovviamente anche la disponibilità di immobili". "Spero – chiude la consigliera di Avs – che la Regione riesca a giocare un ruolo più attivo e sottolineo anche c’è grande attenzione del territorio su questa vicenda".
In linea con Larghetti anche il capogruppo dem, Paolo Calvano. "Sfrattare un’associazione come Cittadini del Mondo senza offrire alternative credibili e funzionali è un atto grave – scandisce il capogruppo – che mette a rischio trent’anni di impegno sociale e culturale. Il Comune sta progressivamente isolando le realtà del terzo settore, impoverendo la città e abbandonando le fasce più fragili. Ulteriore conferma è l’atteggiamento avuto anche verso il Centro servizi per il volontariato". "Questa amministrazione – attacca di nuovo Calvano – sta smantellando un pezzo alla volta il tessuto sociale della città. È assurdo che la risposta del sindaco sia quella di rivolgersi al mercato privato, come se il volontariato potesse permettersi affitti da libero mercato". Nel frattempo, l’assessore al Patrimonio Cristina Coletti ha inviato una risposta alla lettera del Csv precisando l’orientamento dell’amministrazione. "La sede di via Bologna 637 – si legge nella missiva – è stata individuata come soluzione ideale per la casa dell’associazionismo locale. Confermiamo, pertanto, la scelta effettuata dall’amministrazione". Tuttavia, il Csv, potrà rimanere nella sede di via Ravenna fino alla fine di quest’anno.
f. d. b.