Augusto, quasi 3.400 visitatori alla Marfisa

Tanti turisti alla mostra di dipinti del fondatore dei Nomadi. Il sindaco: "L’omaggio a un grande della musica". Fantuzzi: "Esperienza unica"

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Sono state quasi 3.400 le persone che – dal 18 giugno a domenica – hanno fatto visita a palazzina Marfisa d’Este per la mostra “Augusto Daolio. Il respiro della natura”, con le opere pittoriche e i disegni del celebre cantante e fondatore dei Nomadi. La mostra era stata inaugurata nel corso di un evento aperto alla cittadinanza, alla presenza del sindaco Alan Fabbri e dell’assessore Marco Gulinelli, del presidente della Fondazione Ferrara Arte Vittorio Sgarbi, della compagna di Daolio, Rosy Fantuzzi, dei Nomadi e del cantante Omar Pedrini. Il disegnatore Alberto Lunghini, per l’occasione, ha realizzato un omaggio artistico al fondatore. Curata da Pietro Di Natale, l’esposizione in questi mesi ha contato, nel dettaglio, 3.394 presenze e si è unita a una serie di iniziative che hanno avuto i Nomadi al centro: il concerto del celebre gruppo emiliano a Ferragosto, al parco Marco Coletta, nei 59 anni di storia della band, il tributo di Pedrini al Ferrara Buskers Festival, che - nella sua prima esibizione in quella sede - il 28 agosto si è presentato - a fianco del fondatore del Festival Stefano Bottoni - col cappello originale di Daolio. "È stato – e vuole continuare ad essere – l’omaggio di Ferrara a un gigante della musica emiliana e il tributo a un ricordo sempre vivo", dice il sindaco Alan Fabbri richiamando anche l’omaggio che Zucchero riservò a Daolio, durante il Ferrara Summer Festival 2021. Le iniziative sono state sviluppate con la collaborazione di Rosy Fantuzzi, presidente dell’associazione ‘Augusto per la vita’, che nelle prossime settimane devolverà i cinquemila euro donati dal Comune e altri fondi raccolti nel corso dei concerti, al reparto di Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale di Cona. "Ogni luogo regala qualcosa di magico. Ferrara, in particolare, è stata un’esperienza esaltante, per il rapporto con sindaco e istituzioni, con le persone, per l’accoglienza". Fantuzzi è stata personalmente presente in quasi tutti i fine settimana della mostra, ha accolto il pubblico e dialogato con loro. Domenica non ha mancato di esserci: "Tanti sono arrivati e mi hanno detto che si sono fatti diversi chilometri per esserci, non volevano mancare l’appuntamento di Ferrara. È stato emozionante". "È stata un’esperienza che mi ha arricchito molto: tanta gente mi ha raccontato il suo rapporto con la musica di Augusto, come questa abbia accompagnato momenti delle proprie vite, l’emozione della prima volta a un concerto".