FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Ausl e Cona, profondo rosso. I sindaci bocciano i bilanci delle due aziende sanitarie: "Un ‘buco’ da 116 milioni"

In Conferenza territoriale sono 32 i voti contrari ai documenti contro 26 a favore. Fabbri: "Apprezziamo lo sforzo della direzione, ma dalla Regione ci sono gravi mancanze".

Ausl e Cona, profondo rosso. I sindaci bocciano i bilanci delle due aziende sanitarie: "Un ‘buco’ da 116 milioni"
Ausl e Cona, profondo rosso. I sindaci bocciano i bilanci delle due aziende sanitarie: "Un ‘buco’ da 116 milioni"

"Riconosciamo le competenze della direttrice Calamai, con cui collaboriamo a stretto contatto, ma non possiamo approvare i bilanci delle aziende sanitarie". C’è un dato economico e un dato politico. Quello economico è legato ai bilanci preventivi delle due aziende sanitarie – che presentano complessivamente un disavanzo di 116,7 milioni di euro –, quello politico riguarda invece l’esito della votazione in Conferenza territoriale socio-sanitaria. Per la prima volta, i documenti economici di Ausl e Cona sono stati bocciati. Cona ha un ‘buco’ di 51,9 milioni, mentre l’azienda Usl registra un ammanco di 64,8 milioni. I numeri, letti in questo modo, hanno una portata senz’altro poderosa. Perché, in sostanza, manca la quota di erogazione dei fondi regionali che per il Sant’Anna ammonta a 47 milioni e per l’Ausl a poco più di 40.

Oltre ai numeri, è la politica a parlare. Non passano, abbiamo detto, i bilanci (32 contrari e 26 a favore). E il primo a scagliarsi contro la gestione sanitaria, di competenza regionale, è il sindaco Alan Fabbri nella veste di presidente della Conferenza territoriale socio sanitaria. "I sindaci – dice Fabbri – che da tempo segnalavano criticità e problematiche avanzando proposte spesso inascoltate, per la prima volta si sono sentiti liberi di esprimere le aspettative deluse a causa delle politiche regionali troppo spesso penalizzanti nei confronti del nostro territorio. Per Ferrara, nonostante la buona collaborazione tra il Comune e la dirigenza dell’Ausl che ha rafforzato i servizi socio sanitari in Cittadella San Rocco e lavorato all’unificazione delle due aziende rispondendo alle nostre indicazioni, restano aperte criticità importanti nella sanità ferrarese". Criticità delle quali, scandisce Fabbri, "sono i ferraresi a pagarne le conseguenze".

L’affondo alla Regione. "Mancano le risorse, quelle che ci sono non sono gestite al meglio e non sono stati seguiti principi innovativi o logiche di vera valorizzazione delle eccellenze. Inoltre, non abbiamo visto attuare un piano di recupero rispetto alla grave situazione del personale che medici e operatori lamentano. Il mancato turn over costringe spesso i lavoratori della sanità a turni pesantissimi, e il pronto soccorso di Ferrara non ha risolto in toto le criticità che da tempo lo attanagliano. Confermo la stima verso Calamai e ne apprezzo lo sforzo, specie a fronte delle evidenti mancanze nei confronti del nostro territorio da parte del presidente Stefano Bonaccini e dell’assessore Raffaele Donini".

I sindaci del centrodestra (ma anche alcuni civici, vedi Fiscaglia) votano contro. Anche Pierluigi Negri (Comacchio). Fabrizio Pagnoni, sindaco di Copparo, manifesta il suo disappunto: "La situazione dei territori periferici è davvero molto seria. Copparo ne è un chiaro esempio. Non solo la perdita dell’automedica, ma la risonanza guasta mai sostituita, l’ecocardiografo rotto per cui abbiamo ricevuto una risposta interlocutoria, l’ambulatorio di chirurgia passato da due a una sola giornata". I sindaci di centrosinistra, Andrea Baldini ed Edoardo Accorsi in testa, votano invece a favore. "Nonostante questa situazione complicata e difficile – scrivono in una nota, siglata anche dai sindaci Bernardi, Bugnoli, Perelli, Rossi, Zanardi e Zamboni – abbiamo deciso di votare favorevolmente questo bilancio. Questa per noi è una scelta di responsabilità: votiamo favorevolmente perché la priorità è garantire, a tutti i costi, i servizi sanitari oggi erogati".