MATTEO RADOGNA
Cronaca

Auto di lusso e società fantasma, architetto ‘nasconde’ i suoi beni

Per non pagare le tasse vendeva Lamborghini e orologi a Srl di cui era socio o amministratore unico. Con la stesso modus operandi aveva ceduto un immobile in Sardegna del valore di 790mila euro. scatta la condanna a 4 anni

Guardia di Finanza in azione

Guardia di Finanza in azione

Ferrara, 2 luglio 2025 – Per non pagare le tasse sui beni di lusso della sua famiglia, creava ogni tre anni delle società – di cui era socio e per un periodo anche amministratore unico – dove venivano trasferite Lamborghini e orologi costosi con vendite ’fittizie’ dal momento che non c’era alcun trasferimento di soldi.

In questo modo, quando lo Stato cercava di esigere quanto dovuto, le società – una di queste con sede in Corso Giovecca – risultavano già estinte. Per questi motivi, l’architetto Giovanni Battista Farneda ieri è stato condannato con rito abbreviato a 4 anni con l’accusa della distrazione di beni che hanno portato alla bancarotta e alla tenuta fraudolenta dei libri contabili nel periodo in cui figurava come amministratore. Si parla di cifre importanti: nell’agosto del 2019, ad esempio, Farneda avrebbe ceduto alla società Due Srl un immobile dal valore di quasi 790mila euro ubicato a Olbia, in Sardegna.

A ottobre avrebbe ceduto alla Lambo F1 Spa auto di lusso per un valore di oltre 407mila euro. Il modus operandi dell’architetto è andato in cortocircuito, quando una delle società da lui create, non ha saldato la rata di un finanziamento acceso con una banca e quest’ultima, prima che lui chiudesse tutto, ha chiesto il fallimento. Da qui si è scoperto l’ingegnoso meccanismo finanziario creato da Farneda.

A finire nei guai con lui Simone Pagliuchi, che per gli stessi motivi, è stato rinviato a giudizio, dal momento che ha scelto il rito ordinario. Anche lui figura come amministratore unico, in periodi successivi a Farneda, di una delle società. A dir il vero ci sarebbe anche una terza persona accusata dalla distrazione di beni. Si tratta di Dan Streja che risulta irreperibile e, quindi, la sua posizione è stata stralciata.

Secondo il pm Andrea Maggioni, tra il 2015 e il 2020, Farneda aveva messo le basi per la bancarotta fraudolenta di una sua società, la Uno View Auditing Srl con sede in corso Giovecca a Ferrara, il cui patrimonio sarebbe stato svuotato con cessioni di beni senza ritorni economici e accumulando un debito con l’Erario e gli enti locali di poco meno di 1,5 milioni di euro. Soddisfatto, infine, l’avvocato di parte civile Michele Ciaccia, che ha visto riconoscere le ragioni addotte in aula.