"Aveva discusso con la dirimpettaia"

La spazzatura lasciata fuori casa a orari diversi da quelli fissati per la raccolta e una bombola di gas per cucinare conservata in un bassocomodo. Sarebbero alcune delle ragioni all’origine dei dissapori tra Rossella Placati, assassinata nel febbraio dello scorso anno, e i suoi vicini di casa. Gli screzi tra dirimpettai sono emersi ieri mattina, nel corso dell’udienza per l’omicidio della donna, delitto del quale è accusato il compagno Doriano Saveri (difeso dagli avvocati Alessandra Palma e Pasquale Longobucco). Di quel litigio ha riferito un agente della polizia locale. L’operatore ha ricordato l’intervento svolto per verificare le segnalazioni della donna, relative appunto all’immondizia e alla bambola. Di questi dissapori ha parlato anche il figlio della vittima. "I contrasti andavano avanti da tempo. Mamma aveva messo le telecamere perché temeva che le rovinassero il giardino".