MARIO TOSATTI
Cronaca

Avis, il sorriso dopo la disavventura. Restituite le medaglie rubate: "Un ricordo a cui ero molto legato"

Il presidente Mazzini ha riconsegnato al donatore Alessio Schiavi le spille sparite dopo un furto in casa "Ai ladri dico che quei riconoscimenti sono legati a un gesto di cui anche loro potrebbero beneficiare".

Il donatore Alessio Schiavi, il presidente Sergio Mazzini e i volontari dell’Avis durante la cerimonia di ieri in sede

Il donatore Alessio Schiavi, il presidente Sergio Mazzini e i volontari dell’Avis durante la cerimonia di ieri in sede

"Abbiamo regalato un nuovo sorriso al nostro donatore". Il volontario in questione è Alessio Schiavi, 67anni, vittima nei giorni scorsi di un furto in abitazione, durante il quale i ladri avevano rubato anche le medaglie dell Avis. Riconoscimenti che gli sono stati riconsegnati ieri durante una breve cerimonia nella sede dell’Avis. Al donatore sono quindi state restituite la medaglia rubino (oltre 75 donazioni) e la medaglia d’oro (50 donazioni). Il presidente comunale di Avis, Sergio Mazzini, ha fatto quindi tornare il sorriso sul volto di Schiavi, dopo l’amarezza e rabbia per il furto subito.

A spiegare la scelta di restituire le medaglie, è lo stesso Mazzini. "Appena abbiamo letto sulla stampa di quanto accaduto a un nostro affezionato donatore, non ci abbiamo pensato un attimo per adoperarci nel consegnare le due medaglie meritate per le sue donazioni – ha detto –. Non abbiamo parole per quanto successo, è come avessero rubato anche all’Avis. A chi ha compiuto quel gesto rivolgiamo una considerazione: le medaglie rappresentato un gesto importante, utile a curare malattie e salvare vita, quindi anche loro potrebbero averne bisogno". Nelle parole di Schiavi, dopo lo sconforto per il furto, una nota di soddisfazione. "Il presidente, appena ha letto l’articolo su quanto successo, ha subito telefonato per consolarmi, dicendo che mi sarebbero state restituite le medaglie sottratte. Erano un ricordo personale, frutto delle molte donazioni a servizio della collettività. Questa cerimonia è stata sicuramente un bel momento". Il 67enne illustra poi il suo stato d’animo subito dopo il furto. "Ero arrabbiato e dispiaciuto – aggiunge –. I gioielli avevano un valore economico ed affettivo. Le spille dell’Avis erano un riconoscimento simbolico a cui tenevo molto". Una storia quella di Schiavi legata a doppio filo con quella dell’Avis, in quanto donatore da molti anni. "Ho iniziato dall’anno 2003 e non mi sono mai fermato – ricorda –: credo fortemente nel gesto della donazione, quale strumento importante per aiutare fli altri. Ho già confermato l’appuntamento per donare il 28 dicembre".

I fatti, come detto, sono successi una settimana fa, quando i ladri hanno razziato l’abitazione del volontario in via della Misericordia. Hanno agito in maniera veloce e precisa, approfittando di un momento di assenza del padrone di casa. Una coincidenza troppo ‘netta’ per non far sospettare che l’azione fosse studiata nel dettaglio. Il risultato è di una casa a soqquadro e gioielli per circa ventimila euro spariti nel nulla. I malviventi avrebbero segato le sbarre accedendo a una cantinetta al piano terra dell’abitazione. Appena entrati, si sono impossessati dell’aspirapolvere e del relativo caricabatterie. Dopodiché hanno iniziato a rovistare ovunque, buttando all’aria tutto. Alla fine si sono impossessati di alcune scatole contenenti ori e gioielli, oltre alle medaglie dell’Avis.