Furti e rapine a Ferrara, stretta sulla baby gang

Dietro a quasi tutti gli episodi ci sarebbero tre o quattro ragazzini. Sono stati oggetto di provvedimenti del questore

Una baby gang

Una baby gang

Ferrara, 27 marzo 2023 – Tentativi di rapine, scippi, furti, disturbo nelle vie e nelle piazze del centro. Negli ultimi mesi sono stati diversi gli episodi di microcriminalità che hanno avuto come protagonisti dei minorenni. Una problematica sin da subito finita all’attenzione delle forze dell’ordine e che aveva fatto salire l’allerta baby gang. In realtà, l’attività di indagine e di prevenzione svolta da polizia e carabinieri ha permesso di fornire una lettura più ‘circoscritta’ del fenomeno.

Dietro agli episodi che hanno suscitato preoccupazione ci sarebbe un gruppo ristretto di giovanissimi, alcuni dei quali ospiti di una comunità per minorenni. A confermare questo quadro ci sono i risultati dei recenti interventi delle forze dell’ordine. In particolare quelli della fine della scorsa settimana. I tre giovani sorpresi dalla polizia in via Comacchio con un monopattino rubato sarebbero infatti gli stessi che si sono resi responsabili dello scippo di uno smartphone a Malborghetto (azione costata cara al trio e conclusasi con un arresto e due denunce a opera dei carabinieri). Gli stessi nomi poi, stando a quanto si apprende, ritornano con insistenza in diversi situazioni riscontrate in città. Non solo. Un altro volto ricorrente è quello del diciassettenne straniero finito nei guai per la tentata rapina della sera di Halloween al bar ‘Farmacia’ di Galleria Matteotti. Il ragazzino, nel corso dei mesi, ha inanellato una serie di denunce e segnalazioni per altri fatti (furti in abitazione e in supermercato) che è costata una misura cautelare da parte del Gip del tribunale dei minori. Nei giorni scorsi è stato così accompagnato in comunità.

Insomma, la fotografia del fenomeno scattata dagli addetti ai lavori – sin da subito in prima linea con tutti gli strumenti a disposizione per monitorare e contrastare questi episodi – è quella di un piccolo gruppo di giovani, sempre gli stessi e già peraltro oggetto di provvedimenti. Segnalazioni alla procura minorile, ma anche atti del questore Salvatore Calabrese. Nei confronti di alcuni di questi ragazzini sono infatti state emesse misure di prevenzione, dagli avvisi orali ai divieti di accesso a determinate aree della città o a locali pubblici. Ne è un esempio lampante l’adolescente finito nei guai per la tentata rapina in galleria Matteotti. Il questore aveva emesso a suo carico un provvedimento che gli impediva di frequentare i locali di quella parte di centro.

Ma quali sono le ‘armi’ a disposizione per affrontare questa situazione? La giustizia minorile si muove su binari diversi rispetto a quella ordinaria. Le stangate arrivano, ma in certi casi il percorso è più complesso e ‘adeguato’ al fatto di avere a che fare con dei minorenni. Ci sono poi le già citate misure di prevenzione del questore (che spesso vanno a braccetto con le denunce) e infine c’è la macchina della prevenzione. Sulla zona di galleria Matteotti e sulle strade della movida il sistema è ormai rodato. Da mesi, infatti, su disposizione di palazzo Camerini, ci sono servizi dedicati nelle serate di mercoledì e venerdì (quelle più frequentate) a cui si aggiunge il poliziotto di quartiere che nel pomeriggio di sabato pattuglia il centro storico, concentrandosi nei momenti e nelle aree a maggiore affluenza. C’è infine il fronte educativo, con gli incontri dedicati agli studenti in materia di legalità e lotta al bullismo e ‘l’assegnazione’ di ogni scuola del territorio a una forza dell’ordine, che svolge il ruolo di interlocutore e punto di riferimento per ogni tipo di evenienza.