MARIO BOVENZI
Cronaca

Bambini morti in mare, il bagnino: “Secche, corrente e buche: è un tratto insidioso”

Giacomo Legnani, 52 anni: “Non fidatevi mai, la prudenza è fondamentale. Ma tanti giovani che non sanno nuotare invece osano”

Gli inutili tentativi di rianimare Aymane Ed Dafali, sedici anni. Nel riquadro: Giacomo Legnani, 52 anni, bagnino sulle spiagge dei bagni Vela e Sol Levante, nel lido degli Estensi

Gli inutili tentativi di rianimare Aymane Ed Dafali, sedici anni. Nel riquadro: Giacomo Legnani, 52 anni, bagnino sulle spiagge dei bagni Vela e Sol Levante, nel lido degli Estensi

Ferrara, 17 giugno 2025 – Giacomo Legnani, 52 anni, fa il bagnino da sempre. Il mare, le spiagge la sua seconda pelle. Con la maglietta rossa, gli occhi all’orizzonte dalla torretta che non lascia mai sulle spiagge dei bagni Vela e Sol Levante, a lido degli Estensi. Pronto a scattare, con il pedalò. Tanti ne ha tratto in salvo.

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Un difficile mestiere. Perché?

“Era agosto, l’estate del 1982. E’ passato tanto tempo, sembra ieri”

Cosa è successo?

“Mio padre è annegato davanti ai miei occhi. Ero straziato, è una delle morti più brutte, ti lascia un vuoto dentro. In quel momento capii che dovevo fare qualcosa per gli altri. E nella mia vita ne ho soccorsi tanti”.

Cosa sta succedendo in questi giorni? Il mare, un cimitero di dolore

“Il lido degli Estensi è un tratto di mare tra due canali, da una parte il Logonovo. Dall’altra il canale di Porto Garibaldi. Questa conformazione concorre a causare un alternanza di secche, bassi fondali, correnti e improvvisi picchi di profondità. E’ uno specchio di mare insidioso”

E’ sempre colpa del mare.

“No, la nostra guida deve essere il buon senso, la prudenza. Ci vuole cautela quando si ha a che fare con questo amico che all’improvviso può mostrare il suo volto più credele. Ma in genere il comportamento, il nostro comportamento è fondamentale”

Cosa vede dalla sua torretta?

“Di tutto, purtroppo. Genitori che perdono di vista i figli, che non li sorvegliano. Ragazzini, tra loro anche stranieri, che danno troppo confidenza alle onde. E lo fanno senza saper nuotare”

Un mestiere fondamentale.

“Dobbiamo aiutare sempre gli altri, l’umanità è questo, slancio verso il prossimo. Ma il mio consiglio è quello di rivolgersi a chi le persone le salva per professione, a chi è preparato ad affrontare condizioni impreviste, estreme”

Magari è bene informarsi.

“Certo, ma succede molto raramente. Perché prima di entrare in acqua non vengono da noi? Basta un consiglio per evitare una tragedia, lutti nelle famiglie. Perdere un figlio, un padre morto in mare non si dimentica mai”

Chi non sa nuotare? Meglio se resta a riva, sotto l’ombrellone?

“Non dico questo, certo dovrebbe restare dove si tocca, dove l’acqua arriva all’ombelico. Mai osare. Chi osa il mare se lo prende”

Gli orari del salvataggio?

“Una questione spinosa. La capitaneria e la Regione hanno anticipato lo stop al servizio di salvataggio per le 18,30. Fino qualche anno fa l’orario era invece prolungato alle 19”

E cosa cambia?

“Tutto. A quell’ora con questo caldo le spiagge sono affollatissime. Tra l’altro quello è un orario dove diminuiscono le famiglie, più numerosi diventano i ragazzini. I rischi aumentano. E tu non ci sei, hai staccato”

Non è una bella scelta.

“Non solo, è stato introdotto l’orario continuato. Prima c’era una sospensione del servizio nell’orario durante il quale le spiagge si svuotano. Mi dite chi resta sotto l’ombrellone dalle 13 alle 14? Io non conosco nessuno che si ferma in quegli orari. La gente di solito è a pranzo. Morale, metà dei bagnini stacca, l’altra metà resta sulla spiaggia a vigilare. Ma non più solo quello spicchio di mare, bensì una fascia molto più ampia”

Quanto guadagnate?

“Un bagnino di salvataggio prende tra i 1.400 e i 1.500 euro al mese. Basta fare un po’ di conti per capire che in tasca ti rimane poco più di un migliaio di euro. Mille euro con la resposabilità che hai sulle spalle. La vita delle persone dipende da te, dal tuo sangue freddo, dalla capacità di affrontare le onde del mare. C’è chi rinuncia proprio perché non se la sente più”

Un appello.

“Siate prudenti, sempre. Il mare va preso con le molle. Il mare ti porta via”.