Bambino ebreo Ferrara, la mamma. "Frastornati, ma protetti dalla scuola"

La signora ha già avuto un incontro con la dirigenza: "Saranno presi provvedimenti". Avviato un percorso psicologico con gli studenti

Uno dei ‘bulli’ si è scusato con il compagno ebreo (foto di repertorio)

Uno dei ‘bulli’ si è scusato con il compagno ebreo (foto di repertorio)

Ferrara, 17 aprile 2019 - La mamma del ragazzino ebreo vittima dello spiacevole episodio di antisemitismo, avvenuto negli spogliatoi della palestra di una scuola media del Ferrarese, ha deciso di parlare al nostro giornale. Malgrado la gravità della vicenda sulla quale, a partire dalla dirigente scolastica, c’è stata da subito una presa di coscienza e la decisione di avviare, oltre ai provvedimenti nei confronti dei ragazzi, le procedure di convocazione di un consiglio di classe straordinario. Ieri mattina si è svolto un colloquio tra la madre e la preside dell’istituto secondario estense. 

Signora, come si sente? «Sono frastornata ma rassicurata dalla scuola e dalla dirigente scolastica»

In che senso? «Mi sono state date garanzie che verranno presi dei provvedimenti concreti per riprendere ma sopratutto per rieducare i ragazzini che hanno portato avanti questo gesto. Devo dire che da subito l’istituto a cui mio figlio è iscritto, e la dirigente in particolare, si sono mostrati assolutamente disponibili e sensibili a questo tema». 

Ad oggi è stato fatto qualcosa? «Sì, la scuola ha avviato un percorso di sensibilizzazione sul tema assieme a tutta la classe con la quale, non appena accaduto l’episodio, i docenti si sono subito confrontati per capire meglio come effettivamente sono andate le cose nello spogliatoio». 

Cosa si aspetta ora? «Penso che prima di tutto la decisione della preside di avviare un percorso anche con uno psicologo di Promeco, che affiancherà gli studenti per andare a fondo a questa vicenda, sia un chiaro segnale di come l’istituto si sia preso estremamente a cuore questo fatto». 

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Ieri mattina ha avuto un incontro diretto con la dirigente scolastica. Qual è stato l’esito? «Come detto, ho avuto il massimo della comprensione, della disponibilità e della vicinanza, non solo da parte della preside, ma anche da parte della coordinatrice degli insegnanti della classe di mio figlio».

A proposito di suo figlio. Come sta? «Per rispetto anche suo non mi sento di dire nulla, se non che anche lui, come me del resto, si sente tutelato dalla scuola e dall’ambiente in cui è inserito. Insomma, è stato un lieto fine per tutti, a partire da mio figlio».