FEDERICO DI BISCEGLIE
Cronaca

Banche, impegno per 14 milioni. Fondazione Estense, disco verde. Avanti alla fusione con Modena

Il passaggio definitivo a fine estate con l’approvazione da parte del ministero dell’Economia e delle Finanze "Così si dà vita a un autonomo soggetto filantropico, la Fondazione della Comunità di Ferrara e provincia est".

L’ISTITUZIONE Il presidente Riccardo Maiarelli e, a sinistra, palazzo Crema

L’ISTITUZIONE Il presidente Riccardo Maiarelli e, a sinistra, palazzo Crema

Un passo dopo l’altro, nel silenzio operativo che accompagna le scelte strategiche più rilevanti. Prima la Lettera d’Intenti, poi l’Accordo Quadro. Ora il sì ufficiale dell’organo di indirizzo della Fondazione di Modena. Il percorso verso la fusione per incorporazione della Fondazione Estense si avvia alla sua fase conclusiva, con un ultimo passaggio formale: l’autorizzazione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, attesa entro la fine dell’estate. Alla radice, una crisi profonda. Quella della Fondazione Estense, travolta dalla liquidazione della Cassa di Risparmio di Ferrara, la propria banca conferitaria. Una crisi che ha imposto un cambio di rotta, una ricerca ostinata e consapevole di un partner solido, con cui costruire una via d’uscita non emergenziale ma strutturale. È qui che si inserisce Fondazione di Modena, che ha raccolto l’appello. E non solo. Si è fatta promotrice in sede Acri di un disegno più ampio: stimolare un intervento legislativo che introducesse benefici fiscali per le operazioni di fusione e patrimonializzazione tra fondazioni, promuovendo una logica di solidarietà tra territori. Non una semplice incorporazione, ma una presa in carico. L’architrave del progetto è la nascita della Fondazione della Comunità di Ferrara e Provincia Ets, soggetto filantropico autonomo, espressione del territorio e alimentato da una linfa finanziaria certa. Sarà destinataria di un Accordo di Erogazione permanente con Fondazione di Modena, per garantire stabilità, trasparenza e continuità negli interventi. Nel dettaglio, sono previsti 14 milioni in tre anni: 7,2 milioni nel 2025, 4,1 nel 2026 e 2,7 nel 2027. Dal 2028 in poi, le erogazioni saranno ancorate alla redditività del patrimonio incorporato. A fare da cornice, un meccanismo virtuoso: credito d’imposta al 75%, integrazione Acri al 25%. Risorse interamente coperte. Sul piano culturale, il patrimonio artistico della Fondazione Estense verrà devoluto a istituzioni pubbliche ferraresi, con l’obiettivo di garantirne la tutela e la permanenza nel contesto locale. Nel nuovo statuto della Fondazione di Modena, un inciso sintetizza il senso dell’operazione: "La Fondazione ha incorporato nell’anno 2025, attraverso un’operazione di fusione, la Fondazione Estense, che rappresentava la continuazione ideale della Cassa di Risparmio di Ferrara".

f. d. b.