
Protagonisti del concerto gli studenti delle classi di Musica da Camera
Nuovo appuntamento per la rassegna di concerti del Conservatorio di Ferrara, realizzata in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, nella splendida cornice di Palazzo Naselli Crispi, sede del Consorzio. Oggi alle 17.30, un concerto che rende omaggio a Ludwig van Beethoven e Maurice Ravel. Ricorre quest’anno il 150° anniversario della nascita di Maurice Ravel e al grande compositore francese è dedicata la prima parte del concerto con due cicli di mélodies, ispirati entrambi al gusto del meraviglioso, dell’antico e dell’esotico che ha caratterizzato tanta parte della musica francese del primo Novecento.
Le Chansons madécasses (Canzoni del Madagascar) furono scritte tra il 1925 e il 1926, utilizzando una traduzione in francese del poeta Évariste de Parny. In realtà de Parny, vissuto alla fine del Settecento, non aveva mai messo piede nel Madagascar e non ne conosceva i dialetti. Ma ciò non aveva per Ravel nessuna importanza: nelle canzoni di de Parny c’erano elementi che sollecitavano i suoi atteggiamenti d’anticolonialismo e la sua adesione alla concezione di Rousseau del “buon selvaggio”. La voce è accompagnata da tre strumenti, pianoforte, flauto e violoncello, con una scrittura molto moderna, nello stesso tempo efficace e sobria, in cui domina l’indipendenza delle parti. Le Cinq Mélodies populaires grecques invece furono scritte da Ravel su temi autentici di motivi popolari greci, provenienti da Costantinopoli e dall’isola di Chio, che erano stati raccolti da Michel Calvacoressi, uno tra i più intimi amici del musicista. Fu proprio Calvacoressi a chiedere a Ravel nel 1906 di armonizzare queste melodie che dovevano servire a illustrare una conferenza.
La seconda parte del concerto è dedicata invece a Ludwig van Beethoven, con il Quartetto in fa maggiore op. 18 n. 1. Nei quartetti per archi di Beethoven, genere che il musicista predilesse e coltivò intensamente insieme alla Sonata per pianoforte, si riflette tutta la parabola artistica del compositore, dalla fase iniziale in cui è ancora alla ricerca di uno stile personale, fino alle più ardite soluzioni armoniche e formali racchiuse nelle ultime opere I primi sei Quartetti di Beethoven, op. 18 furono scritti tra il 1798 e il 1800. Il Quartetto in fa maggiore n. 1 che è in realtà stato composto per secondo, dato che l’ordine di pubblicazione non corrisponde alla cronologia di composizione, è ancora improntato allo spirito settecentesco, sulla linea della tradizione di Haydn e di Mozart.
Protagonisti del concerto gli studenti delle classi di Musica da Camera del Conservatorio: Greta Cognolato voce, Isabella Lozzi flauto, Andrea Carenza violoncello, Marco Merola pianoforte, Anna Giulia Simioni voce, Angelo Leonardo Pastorini pianoforte, Arianna Gal, Sara Suci, violini, Danny Vommaro, viola, Andrea Carenza, violoncello. Un’ora prima di ogni concerto visita guidata gratuita a Palazzo Naselli.