"Bergamini? L’avrò visto due volte a casa"

Argenta, rocambolesca testimonianza della madre dell’imputata portata in aula in ambulanza e accompagnata dai carabinieri

"Bergamini? L’avrò visto due volte a casa"

"Bergamini? L’avrò visto due volte a casa"

ARGENTA

Clima di nuovo incandescente ieri al processo per la morte del calciatore argentano Denis Bergamini (foto). Davanti alla Corte di Assise di Cosenza, non si sono presentati alcuni testimoni citati dall’accusa. Tra questi la madre dell’imputata Isabella Internò, Concetta Tenuta, che ha inviato alla Corte un certificato medico di impedimento a presentarsi in aula. Un atto che porta la data di sabato scorso, e che certifica una lombo sciatalgia. Il pm Primicerio e l’avvocato Fabio Anselmo, legale della famiglia di Bergamini, hanno però chiesto l’accompagnamento coattivo in aula. Non si può iniziare, secondo il pm, se prima non racconta la ’sua’ verità proprio lei. Per questo l’udienza è slittata di quattro ore. Poco dopo le 13 circa, la Tenuta arriva al palazzo di giustizia di Cosenza in ambulanza e scortata dai carabinieri. L’udienza può iniziare. La sua testimonianza dura più di due ore e mezzo, nelle quali la madre di Isabella si contraddice più volte. "Non siamo mai stati genitori all’antica e non ho mai preteso di sapere con chi mi figlia uscisse e chi frequentasse". Poi ricorda di aver visto due volte Denis a casa sua, ma nega di averlo mai visto a casa loro a mare a Cavinia. E anche che la figlia abbia mai dormito fuori casa. L’avvocato Anselmo le fa però notare che sua figlia rimase fuori casa per almeno 5-6 giorni nel luglio del 1987 quando si recò prima ad Argenta, poi a Torino dalla zia, quindi, a Londra per effettuare l’aborto "Non ricordo sia mai mancata da casa",ha insistito lei. E proprio l’aborto del 1987 è stato al centro di tante domande non solo delle parti civili ma anche del pm Primicerio. "Non ne sapevo nulla. Nel 2013 quando sono stata sentita a Castrovillari mi hanno chiesto se ne sapessi qualcosa, ma era la prima volta che ne sentivo parlare. Solo 5 anni più tardi, nel 2018 quando morì nostra madre, mia sorella (Assunta Trezzi) mi ha raccontato quanto fosse accaduto e allora ci ho creduto. Chiesi ad Isabella cose fosse successo, ma lei mi disse che non voleva parlarne e non ne abbiamo più parlato". Le domande si sono poi spostate al giorno della morte di Denis. Tenuta racconta che si trovava a casa con il marito quando Denis chiamò a casa loro chiedendo di Isabella che invece si trovava a casa delle sorelle Dodaro. Nel maggio 2013 sentita dalla Procura di Castrovillari affermò, invece, che in casa in quel momento c’erano con lei il marito e la figlia Isabella. Assente anche la zia di Torino, Trezzi, colei che sapeva tutto dell’aborto: è’ stata riconvocata, coattivamente, per la prossima udienza, il 19 maggio, la prima della due giorni di processo che si sposta a Bologna.

Cristina Rufini