Betlem, confronto Serena-Cgil Sindacati: "Contratti da rivedere"

I rappresentanti dei lavoratori a margine dell’incontro: "Struttura, bilanci in crisi"

L’incontro tra sindacati, attuale proprietà e Coop Serena sul ’caso’ Betlem si è concluso con un nulla di fatto. Però, come rilevano i rappresentanti di Fp Cgil in una nota inoltrata ai lavoratori, ci sono ancora diversi nodi da sciogliere specie sotto il profilo contrattuale. Ma andiamo con ordine. "Betlem ha un buco di bilancio – scrivono i sindacalisti – e sono quattro anni che chiude in rosso. In più, non c’è ricambio generazionale per dare continuità all’attività di monsignor Maschera". Secondo Fp-Cgil, "il datore di lavoro non ha esercitato il suo potere di prevenire la crisi economica in violazione del codice divile. Di questo chiederemo conto, se necessario anche per vie legali". Entro il prossimo febbraio Opera "liquiderà gli arretrati di banca ore, vestizione e premio di merito". Sempre dal primo febbraio, la coop Serena applicherà il contratto della cooperazione. Ed è questo il ’vulnus’ dell’accordo secondo i rappresentanti dei lavoratori. "Apparentemente, tra anzianità e assegno assorbibile lo stipendio dei lavoratori rimarrà invariato – spiegano i sindacalisti – . In pratica, questo si tradurrà in un calo della pensione perché l’assegno assorbibile non è pensionabile. Insomma, la cooperativa risparmia, l’opera incassa e i lavoratori ci rimettono". La controproposta di Cgil è quella di "considerare l’assegno non assorbibile e aggiuntivo agli scatti di anzianità". L’accordo attualmente vigente in Betlem, insomma, "non può essere sostituito". Per cui, tutto da rivedere. Se ne riparlerà la prossima settimana. Giovedì, l’esame congiunto.

Federico Di Bisceglie