"Betlem, feriti dalla mancanza di comunicazioni"

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Caro Carlino,

come parenti e familiari di ospiti della Casa Residenza Anziani Betlem, solo dalla stampa e dalle tv locali abbiamo appreso ufficialmente la notizia che la sua proprietà vuole esternalizzarne la gestione. Siamo amareggiati e feriti dall’assenza di una comunicazione ufficiale, da parte dei suoi vertici, rispetto a un cambiamento che appare foriero di criticità nel futuro lavorativo del suo personale e di uno scadimento della qualità di vita dei nostri cari: comunicazioni che sono doverose e che avrebbero potuto esserci date agevolmente con la chat, organizzata già al principio del lockdown, su cui noi familiari abbiamo ricevuto comunicazioni anche di carattere istituzionale.

La qualità della CRA Betlem è nota, e non soltanto in Ferrara: la struttura è gestita con adeguata competenza e tratto umano. Il merito è del personale che, sempre e in particolare nei durissimi tempi di pandemia, si è speso in favore dei nostri cari con dedizione, garantendo i livelli assistenziali e soddisfacendo anche con grande sacrificio personale il bisogno di serenità degli ospiti, e la comunicazione con noi, anche in quei drammatici frangenti. I nostri cari e le nostre famiglie hanno scelto questa struttura perché in essa la priorità della persona umana e della sua dignità, cuore della visione cristiana, si coniuga a una gestione adeguata: non rifaremmo questa scelta in un clima, in un contesto, in cui questa priorità più non rilevi. Oltre a ritenere irrispettosa la mancanza di trasparenza sulla situazione, ci ha quindi profondamente feriti anche apprendere che la Curia ha preso questa decisione per ottenere entrate economiche onde riparare i tetti delle chiese, come se la manutenzione muraria fosse più importante del lavoro di ottanta persone e della qualità di vita di più di cento persone anziane e fragili. Papa Francesco ha ricordato di recente che è prioritario dare dignità al lavoro e a chi lavora, e coniugare impresa e solidarietà. Siamo vicini alle lavoratrici e ai lavoratori della struttura, con solidarietà e gratitudine, e continueremo a esserlo nel futuro; chiediamo che i vertici dell’ente promuovano una soluzione diversa, tale da garantire alla struttura la priorità di questi valori, i valori per cui essa fu fondata e per cui è stata scelta e apprezzata da tante persone.

Una larga rappresentanza degli Ospiti e dei Familiari della Casa Residenza Anziani

(Nella foto, la manifestazione organizzata la settimana scorsa dalla Cgil a tutela dei lavoratori)