Blitz dei Nas, scoperto un ristorante abusivo

Sotto la lente le aziende del settore vinicolo. Oltre al locale irregolare, trovati anche dei prodotti utilizzati per alterare il vino

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Prodotti vitivinicoli e alimentari non in regola sequestrati per un valore di un milione di euro e 27mila euro di sanzioni amministrative. Questo il bilancio dei controlli svolti questo mese dai carabinieri del Nas di Bologna in numerose aziende vitivinicole delle province di loro competenza. L’operazione dei militari bolognesi ha interessato anche la nostra provincia, dove sono state riscontrate due situazioni di irregolarità. La prima riguarda un’azienda che aveva dei prodotti ritenuti illeciti. Si parla, in particolare, di decine di chili di zucchero e alcool etilico, vietati nel settore in quanto ingredienti riconducibili a costituenti per operazioni di sofisticazione in ambito enologico. Il sospetto dei carabinieri è quindi che le sostanze in questione venissero utilizzate per l’alterazione della genuinità del prodotto. Un fatto che potrebbe ora costare molto caro ai protagonisti della vicenda, incappati nei controlli. Ma non è tutto. Sempre nel Ferrarese è stata scovata un’attività abusiva di ristorazione. In particolare, in una delle aziende controllate dai Nas è stato riscontrato l’allestimento di una cucina professionale e di una sala che garantiva almeno cinquanta coperti. Insomma, un ristorante in piena regola dove non avrebbe potuto esserci. Terminati i controlli e gli accertamenti del caso, ora gli investigatori del Nucleo di Bologna stanno valutando gli opportuni provvedimenti.

Ma l’attività ad ampio raggio non ha dato risultati soltanto sul nostro territorio. In una cantina vitivinicola di Imola, ad esempio, sono state trovate numerose botti di legno, contenenti 28mila litri di vino in affinamento non corrispondente alla documentazione esibita ai militari, motivo per cui il tutto è stato sequestrato. In un altro stabilimento enologico imolese è stato invece "rinvenuto un container utilizzato come deposito abusivo e promiscuo di materiali vari, tra cui pneumatici, vernici e prodotti chimico-enologici, oltre a 3.750 litri di vino imbottigliato e circa 500 chili di conserve alimentari privi di elementi sulla rintracciabilità. Infine, a Casalfiumanese, una cantina è risultata sprovvista dell’autorizzazione allo svolgimento dell’attività di vinificazione e della documentazione sulla natura e sull’esatta quantità di giacenza dei prodotti vitivinicoli presenti, stimata in circa duemila litri di vino in affinamento.

re. fe.