Blitz tra i ruderi: scoperti dodici abusivi

Vivevano in condizioni igieniche disastrose. Erano tutti stranieri di cui cinque irregolari e uno ritenuto pericoloso. Raffica di espulsioni

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di Federico Malavasi

Tra quei ruderi, a un passo dal traffico di via Modena, vivevano dodici irregolari. O almeno questi sono quelli che ha trovato la polizia di Stato quando, mercoledì mattina, ha fatto irruzione in uno stabile abbandonato per un servizio di controllo congiunto tra personale delle volanti e agenti dell’Ufficio immigrazione. Sotto la lente dei poliziotti è finito un edificio in disuso all’inizio di via Due Abeti. Siamo in una zona della città – quella tra il retro della stazione e il canale Boicelli – da tempo nel mirino degli uomini della questura a causa della presenza massiccia di balordi, irregolari e spacciatori. In particolare, i controlli si concentrano sull’area di via Scalambra e via Turchi, dove si trovano alcuni palazzoni abbandonati e i resti della ex distilleria, diventati col tempo rifugio di pusher e senzatetto ‘spostati’ in quell’area dalla pressante attività di contrasto svolta in zona Grattacielo. Stavolta, però, gli agenti si sono concentrati su un’area un po’ più a nord rispetto a quella solitamente attenzionata.

Quella struttura, abbandonata e fatiscente, era già da qualche giorno oggetto di segnalazioni per uno strano via vai di persone sospette. I controlli della polizia non hanno fatto che confermare quanto ventilato dalle voci di residenti e non solo. Tra quelle mura, infatti, gli agenti hanno trovato dodici stranieri senzatetto che utilizzavano i ruderi come abitazione di fortuna. Una sistemazione precaria e dalle condizioni igienico sanitarie a dir poco disastrose. Dai primi accertamenti è subito emerso che circa la metà di loro era irregolare sul territorio. L’altra metà aveva invece in atto ricorsi alle commissioni per il riconoscimento della protezione internazionale. I clandestini erano in tutto cinque, due gambiani e tre marocchini. I successivi accertamenti svolti in questura hanno portato alla luce un vasto curriculum criminale alle spalle di uno di loro. Si tratta di un trentenne del Gambia con diversi precedenti di polizia per resistenza a pubblico ufficiale, spaccio e reati in materia di immigrazione. Alla luce di ciò, il questore Cesare Capocasa, ritenendolo socialmente pericoloso, ne ha ordinato l’accompagnamento al Centro di permanenza per i rimpatri di Torino, da dove verrà imbarcato su un volo charter per il Gambia. Per gli altri irregolari sono stati emessi provvedimenti di espulsione con ordine di andarsene entro sette giorni. Soddisfatto per il blitz il vicesindaco Nicola Lodi. "Ho notato anche io questo andirivieni di soggetti sospetti – osserva –. Bene il servizio della polizia; fa parte di una serie di attività per riportare la tranquillità in quella zona".