
Ancora non si vede all’orizzonte una data di riapertura per il cinema Boldini, i cui lavori sono fermi. Il Comune ha infatti risolto, per inadempimento, il contratto con l’impresa Consorzio Stabile Restore di Napoli. L’azienda, con un ribasso del 28%, si era aggiudicata i lavori, vincendo la gara d’appalto effettuata nel 2020, ma dopo l’inizio a rilento e l’acquisto dei materiali, sono sopraggiunti problemi per l’aumento del costo delle materie prime e l’azienda non ha ritenuto sufficiente l’intervento con il decreto ‘Aiuti’. Alla ditta sarà richiesto un risarcimento dei danni per il grave inadempimento degli obblighi contrattuali, il termine ultimo per l’esecuzione dei lavori era infatti il 15 novembre 2022.
Dopo un primo tentativo di soluzione bonaria della controversia si è resa necessaria la risoluzione del contratto che consentirà di assegnare i lavori alla seconda impresa in graduatoria. Il Comune rassicura che, nonostante i tempi burocratici delle procedure, l’obiettivo è garantire la ripartenza dei lavori di risanamento del complesso Boldini nel giro di pochi mesi. Chi non vede l’ora di poter tornare a proiettare pellicole al ‘Boldo’ è Arci: "Per noi è un’attività fondamentale – racconta Francesca Audino, presidente di Arci – l’abbiamo gestita tantissimi anni e ha creato la nostra identità sul territorio, è parte integrante della nostra storia. Cerchiamo di richiamare il pubblico del Boldini al cinema all’aperto al Pareschi, ma è un altro tipo di cinema".
Ci sono stati da parte dell’associazione tentativi di utilizzo di altri luoghi: "Abbiamo provato a trovare una succursale temporanea alla sala Estense – prosegue Audino –, e se tornerà disponibile dopo il restauro potremmo pensare di tornare lì, ma sempre in ottica di temporaneità. Ci dispiace anche di non riuscire a prendere parte a quello che sembra essere il risveglio delle sale cinematografiche. Ultimamente sta infatti aumentando molto la partecipazione alle serate in lingua e ai restauri, soprattutto da parte dei giovani". "Ci uniamo all’appello del pubblico che chiede notizie – conclude la presidente –, questo sottolinea l’importanza della sala in città, che deve tornare come luogo di cultura, ed è bello sapere che c’è una rete di appassionati che ricerca le caratteristiche della sala Boldini, un monosala d’essai che garantisce qualità della programmazione, grazie al lavoro di Alice Bolognesi e Roberto Roversi, e una notevole qualità di proiezione, in 4k e con un rinnovato sistema audio. È un presidio importante per gli appassionati, di cui si sente la mancanza".