"Bolkestein, dobbiamo superare la dicotomia"

L’assessore Cardi spiega la scelta di nominare un legale: "C’è la necessità di tutelare l’interesse dei gestori ma anche il Comune"

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COMACCHIO

Con la determina appena pubblicata all’albo pretorio, il Comune di Comacchio continua a lavorare sul complicato nodo delle concessioni demaniali e le ripercussioni della direttiva Bolkestein. L’amministrazione ha dunque deciso di affidarsi a un legale esperto in materia di demanio marittimo nominando lo studio legale Zunarelli e associati per farsi seguire in questo delicato percorso. "La disciplina nazionale, prevista dalla legge 1452018, che prevede la proroga automatica delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative al 2033 collide con l’articolo 49 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea e con l’articolo 12 della direttiva 2006123CE – spiega l’assessore al demanio Antonio Cardi - per cui tali norme non devono essere applicate né dai giudici né dalla pubblica amministrazione. Lo ha stabilito l’adunanza plenaria del Consiglio di Stato, numero 17 e 18 depositate il 9 novembre 2021 che ha fermato l’estensione delle concessioni demaniali al 2023". Da qui, la scelta di rivolgersi a un legale.

"Al fine di una corretta gestione di questa delicata dicotomia tra legislazione nazionale, tuttora vigente, e disciplina europea supportata dalle sentenze cosi dette ’gemelle’ del Consiglio di Stato – prosegue l’assessore - il Comune di Comacchio ha ritenuto opportuno e doveroso avvalersi di una consulenza legale, che supporterà l’Ufficio demanio marittimo di staff, per attuare il più corretto iter amministrativo, col duplice fine di tutelare sia gli attuali gestori degli stabilimenti balneari, sia di non esporre l’ente a possibili contenziosi legali". E spiega la situazione in cui si trova la municipalità. "Nel Comune di Comacchio attualmente ci sono 61 concessioni demaniali ad uso turistico - ricreativo, per le quali non è stato possibile, prima dell’emanazione delle Sentenze del Consiglio di Stato, procedere all’estensione al 2033, ora 2023 – conclude Cardi - L’individuazione della più corretta procedura amministrativa da attuarsi, permetterà, a seguito delle opportune verifiche tecniche e amministrative dell’Ufficio, di dare la possibilità a queste 61 concessioni demaniali di essere estese al 2023, col fine di tutelare i diritti di tutti gli attori della vicenda". La nomina di un esperto, dunque, servirà per ottenere un parere legale finalizzato a stabilire quale sia il più corretto procedimento amministrativo da attuarsi per gestire quelle 61 concessioni demaniali per le quali non è stato possibile eseguire gli atti ricognitivi al 2023, viste le intervenute Sentenze dell’Adunanza Plenaria, dato atto che la struttura tecnico-amministrativa del Comune non è in grado di assolvere alla predetta attività, in quanto, l’espletamento, presuppone conoscenze ed esperienze eccedenti le normali competenze.

Laura Guerra