CLAUDIA FORTINI
Cronaca

"Bondeno raccolga nuove sfide. Mab Unesco grande occasione"

All’incontro organizzato dal Pd l’ex ministro Patrizio Bianchi e la consigliera regionale Marcella Zappaterra "L’Alto Ferrarese può puntare a una vocazione turistica di ‘nicchia’, con gastronomia e itinerari naturalistici".

All’incontro organizzato dal Pd l’ex ministro Patrizio Bianchi e la consigliera regionale Marcella Zappaterra "L’Alto Ferrarese può puntare a una vocazione turistica di ‘nicchia’, con gastronomia e itinerari naturalistici".

All’incontro organizzato dal Pd l’ex ministro Patrizio Bianchi e la consigliera regionale Marcella Zappaterra "L’Alto Ferrarese può puntare a una vocazione turistica di ‘nicchia’, con gastronomia e itinerari naturalistici".

"Il nostro territorio non è qualcosa di statico. Dobbiamo essere in grado di affrontare le sfide. Il ‘MaB Unesco Po grande’ è un’opportunità". E’ stato questo il filo conduttore e la sintesi dell’incontro, organizzato dal Pd, che ha animato martedì sera la Sala 2000 di Bondeno. Si è parlato del futuro. Un futuro che le giovani generazioni hanno il diritto di avere, con tutti gli strumenti necessari per costruirlo. "E’ uno dei temi più sfidanti – ha premesso Marcella Zappaterra, consigliere regionale del Pd – con l’obiettivo di coniugare le attività dell’uomo. Questo riconoscimento significa entrare in un ‘club di eccellenza’ per confrontarsi in una rete mondiale. Significa offrire e partecipare a progetti rivolti alla sostenibilità. Significa – ha aggiunto – facilità di accesso ai bandi e arrivo di risorse". Obiettivo un ‘Po grande’, tutelato dalla sorgente alla foce in una biosfera che protegge e punta ad uno sviluppo del territorio sostenibile. "Con Unesco si pensa ad educazione e cultura – ha detto Patrizio Bianchi, docente UniFe e già ministro all’istruzione durante il governo Draghi –. Questo paese può crescere solo nella pace e se sta dentro le organizzazioni internazionali". Il messaggio di Bianchi arriva diretto: "Servono strumenti per ricreare la possibilità ai nostri giovani di vivere qui – ha detto –. Insieme, dobbiamo rigenerare le capacità di un posto che sentono loro". L’asse del Po può diventare questo. "Il vantaggio principale di ‘MaB Unesco Po grande’ – ha aggiunto Bianchi – è quello dimettere insieme tutti i nove comuni per avere una grande area collegata a tutte le vie di sviluppo".

Insieme i relatori hanno sottolineato quanto oggi "l’interesse sia per un turismo emozionale ed esperienziale". Una ragione in più per ricordare quanto "anche l’Alto Ferrarese possa puntare ad una vocazione turistica di ‘nicchia’, con prodotti gastronomici, itinerari naturalistici sul Po". "Stellata con il suo borgo, la Rocca e il fiume, ma anche la foce del Panaro in Po – ha sottolineato Tommaso Corradi – credo siano elementi unici, sui quali Bondeno deve puntare".

Claudia Fortini