Sarà che è stata l’unica data italiana. Sarà che è stato un po’ come un risveglio per un’intera generazione. Sarà che la musica è l’unica cosa – assieme alla poesia e all’arte – che in qualche modo ti rende immortale. Il concerto degli Slipknot è stato un successo da tutto esaurito. Un evento degno dei grandi eventi. Un appuntamento che ha richiamato, come era evidente fin dalle prime ore della mattina, un pubblico vastissimo. E…infiammato, proveniente da ogni angolo d’Italia e d’Europa.
Una vera e propria invasione di colori che ha ‘travolto’ la città estense per assistere a uno show memorabile, tra scenografie spettacolari, una scaletta incalzante e l’energia brutale che ha reso celebre la band di Des Moines, Iowa. Era il 1995, quando la band – che si è affermata come pietra miliare del genere metal – faceva il suo ingresso sulla scena musicale. Esattamente trent’anni dopo, con dodici album all’attivo, l’entusiasmo del pubblico è rimasto lo stesso. Piazza Ariostea, ripresa dall’alto, è apparsa come una vera e propria arena di luci e mani al cielo. Anche sindaco e vicesindaco si sono galvanizzati al suono delle chitarre elettriche e delle maschere degli Slipknot. Per la verità, Alessandro Balboni, prima dell’inizio della serata è salito provvisoriamente sulla transenna dietro alla quale era affollato il pubblico in paziente attesa e ha incitato i giovani (e meno giovani). Alan Fabbri, invece, è apparso sul palco subito dopo il concerto del gruppo, durante il dj set curato dallo Zoo Animal Sound. Il primo cittadino appare come "motivatore" del pubblico, alzando le mani e incitando il pubblico in visibilio. È lui stesso che, in un video postato sui suoi canali social, riprende la scena. "Ebbene sì – è la scritta che accompagna il video che lo ritrae sul palco di piazza Ariostea – anch’io ieri (martedì, ndr) mi sono scatenato nel post Slipknot curato dallo Zoo Animal Sound. Grazie a tutti per la vostra partecipazione, ben 18mila provenienti da tutta Italia e Europa. Miglioreremo ancora alcuni aspetti che sto leggendo dai commenti ma l’importante è che sia andato tutto bene. Lo sapete che avete un sindaco rock, o no?".
La stagione dei concerti a Ferrara, però, è appena cominciata. Si replica infatti stasera con un altro pezzo di storia della musica a cavallo tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90. Stiamo parlando dei Massive Attack, ritenuti storicamente i fondatori del nuovo genere musicale trip hop, un mix fra tanti stili in cui emergono venature reggae, soul e dub. Il loro Blue Lines, correva l’anno 1991, li lanciò al grande pubblico. Anche per stasera, l’afflusso di pubblico è previsto copioso. Così come gli Slipknot, anche i Massive Attack hanno scelto la nostra città come unica data italiana. Lo stesso vale per i mitici Lynyrd Skynyrd (è loro la famosissima hit, Sweet Home Alabama) e i Judas Priest. Insomma, un mix di prime volte. Ad alto volume, fino a tarda notte. Poi, sarà la volta Sfera Ebbasta, Alessandra Amoroso e Tananai. Quindi il genere cambia. Un festival trasversale, che arriva fino alla voce di Cristiano De Andrè che interpreterà le immortali poesie del padre Fabrizio. Cantare, a quel punto, sarà d’obbligo. Ma bisognerà aspettare fino al 10 luglio.