Borgatti, via al cantiere "Il teatro torna a vivere"

Cento, via alle opere di riqualificazione post terremoto, dureranno 550 giorni. Il sindaco: "Si arriva a fine 2025, nessun impedimento per il Carnevale".

Borgatti, via al cantiere  "Il teatro torna a vivere"

Borgatti, via al cantiere "Il teatro torna a vivere"

"Torna il Borgatti". È così che il sindaco Edoardo Accorsi ha annunciato l’avvio del cantiere per il teatro ferito dal sisma e in alcune occasioni al centro di furti e atti vandalici. "Fin dal nostro insediamento abbiamo dato priorità alla ricostruzione lavorando tutti sodo – ha aggiunto il sindaco –. Abbiamo subito fatto chiarezza sullo stato delle cose e ora, a undici anni esatti dalla seconda grande scossa, possiamo dare questo annuncio. La Ediltor di San Polo di Torrile ha avuto l’appalto dei lavori. Li abbiamo già incontrati e gli abbiamo fatto comprendere l’importanza che questo lavoro rappresenta per la città. L’azienda ci ha espresso la massima volontà di partire col cantiere". Un percorso che a fine dicembre aveva visto 25 aziende mostrare interesse e solo due presentarsi con l’offerta. "Si parla di un cantiere di 550 giorni. Si arriverà a fine 2025, con inizio entro fine giugno. Un risultato ottenuto grazie al lavoro nostro e degli uffici –ha proseguito il primo cittadino –. Non ci saranno impedimenti per il Carnevale e non sarà bloccato il centro storico, ma sarà necessario mettere una gru in via Campagnoli con un cambio di viabilità. L’area del weekend a traffico limitato sarà estesa per tutti gli altri giorni". Escluso il passaggio delle auto in piazza, perché "indegno per il decoro del nostro centro". Ci saranno momenti di confronto con i cittadini e le associazioni di categoria e "siamo certi – ha proseguito Accorsi – che trovemo il supporto di Fondazioni e stakeholder qualora, durante il cantiere, si trovino elementi non coperti dal finanziamento regionale".

Importante ricordare che la cifra copre solo il recupero del danno da sisma e non restauri o lavori accessori di completamento. "Il primo intervento sarà il tetto, con una copertura mobile che permetterà di lavorare e agire su vulnerabilità create negli anni ’70, togliendo la parte di tetto in latercemento e ripristinare il legno – ha spiegato l’architetto comunale Beatrice Contri –. Tra le molte migliorie offerte dall’azienda, il rifacimento di tutti i servizi igienici; l’intervento sugli infissi, sulla pavimentazione degli scaloni in pietra e cotto e della scala a chiocciola che porta alla casa del custode; la pulizia e la sanificazione degli arredi danneggiati dalla polvere e dagli escrementi di piccione; rammendo e pulizia del sipario storico, l’aggiunta della fibra ottica interna e dell’impianto antintrusione". Il percorso di recupero sarà documentato.

Emozionato il presidente della Fondazione Teatro. "Finora c’erano state parole al vento – ha detto Giorgio Zecchi –. Ora ci sono fatti. Mi auguro che si possa rivalorizzare anche la platea che aveva un argano capace di sollevarla fino al palco e che può avere anche valenza turistica". "Il nostro compito ora sarà di vigilare affinché il cantiere non si fermi mai – chiude Accorsi – e proseguire per portare avanti anche il resto della ricostruzione". Emozionata anche l’assessore alla cultura Silvia Bidoli che ha ricordato la riapertura, a fine anno, della Pinacoteca.

Laura Guerra