C’è preoccupazione, tra i sindacati, per l’annunciata chiusura di 125 filiali in tutta Italia da parte de Gruppo Bper. Una decisione che per la nostra provincia potrebbe avere conseguenze per Lagosanto. Ad esprimere preoccupazione è Nicola Cavallini, segretario del coordinamento Fisac Cgil Gruppo Bper: "Le parole che Bper usa nella lettera con la quale annuncia l’ennesima riorganizzazione sono molto “alte” – esordisce il sindacalista – : “digitalizzazione, incremento dell’efficienza, sinergie, aumento del presidio, omogeneizzazione, specializzazione, razionalizzazione”. Su un paio di esse vale la pena soffermarsi. Dal punto di vista dell’organizzazione interna, il tempo dirà se certi aggiustamenti produrranno quell’ “incremento dell’efficienza” già annunciato a più riprese. Quanto all’”aumento del presidio” – continua Cavallini – non si comprende quale concetto di presidio Bper abbia in mente, dal momento che il Gruppo annuncia la chiusura di altre 125 filiali in Italia a metà dicembre. L’assenza persino di un bancomat in zone strategiche della città (l’ospedale, la stazione ferroviaria, la ztl) completa questa singolare concezione di presidio. Vero è che in questa tornata di chiusure verrà colpita “solo” Lagosanto, ma la provincia di Ferrara – afferma l’esponente sindacale – è già stata falcidiata abbondantemente nelle manovre precedenti". Secondo Cavallni "non è un caso che nell’elenco delle ragioni produttive poste a base delle decisioni di chiusura, la redditività non venga citata". "In una razionalizzazione, se una filiale guadagnava non veniva chiusa. Ormai invece – continua – una filiale può essere considerata un ramo secco anche se guadagna, qualora sia collocata in un territorio “con un potenziale non attrattivo”: che significa “territorio povero o fragile”". Capitolo nuove tecnologie: "In attesa che l’aumento di efficienza dello smart web possa soddisfare le aspettative almeno di chi ha scelto il canale virtuale – spiega Vacallini – per gli altri (anziani, persone che vivono in aree dove manca la connessione, fragili per età o salute con scarsa alfabetizzazione informatica) il messaggio è: arrangiatevi. Nel frattempo il clima aziendale è pessimo, le lavoratrici e i lavoratori lamentano pressioni crescenti affinchè si vendano prodotti senza guardare troppo per il sottile". Secondo Fisca-Cgil "la prima banca della Regione non sembra più interessata al suo business tradizionale, alle proprie origini e alla propria vocazione sociale".
Cronaca"Bper, a rischio 125 filiali in Italia: preoccupazione a Ferrara"