Segue dalla Prima
Abbiamo cercato sponsor, spesso senza successo. Abbiamo ragionato con diversi interlocutori e ci siamo confrontati, ovviamente, anche con gli artisti. Forse non lo sai, ma i più grandi festival internazionali, dedicati ai buskers, sono a pagamento. La maggior parte con costi decisamente più alti. I fondi pubblici ci sono, ma oggi sono di supporto e non rappresentano la soluzione per stare al passo con un contesto che richiede sempre più professionalità e specializzazione. Per cambiare ci vuole coraggio e molto spesso il cambiamento è necessario se si vuole mantenere viva la tradizione. Eppure, il Ferrara Buskers Festival non cambia ed è questa la notizia che voglio darti. Anzi, il Festival ritorna alle sue origini. Quante volte mi hai detto che non era più come i primi anni, che c’era troppa confusione per scoprire davvero gli artisti? Oggi vogliamo farti scoprire nuove prospettive e anche nuo spazi, gli stessi in cui Biagio Rossetti disegnava la città moderna. Abbiamo deciso di puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità, concentrandoci sul valore dell’ascolto e dandoti la possibilità di una vera immersione nel Mondo Buskers, proprio come un vero festival dovrebbe fare ed essere. Con oltre 10 ore di spettacolo al giorno. Per questo ti stiamo chiedendo di supportarlo e sostenerlo in modo nuovo. Per mantenerlo bello così come lo conoscete, ma anche per rafforzarlo e per non dover più fare continue rinunce artistiche. Perché non basta suonare in strada per essere buskers! Negli anni i costi organizzativi sono diventati insostenibili, addirittura triplicati rispetto a solo una decina di anni fa. Normative più rigide hanno comportato tante e nuove spese che prima non esistevano. Ecco cosa è cambiato anche solo rispetto ai primi anni 2000. Mi riferisco, ad esempio, a sicurezza, ambulanze, piani per le vie di fuga e impianti elettrici certificati, senza contare l’aumento dei prezzi di hotel, ristoranti e trasferimenti che hanno avuto e hanno una ricaduta anche sui costi per la nostra realtà. Lavorare con un fido in banca non permette prospettive a lungo termine e noi oggi ambiamo a raggiungerle dando il massimo. Ti assicuro che il costo deciso per il biglietto è il minimo possibile. E se lo paragonassi al costo di altri Festival, concerti o eventi culturali, penso che una decina di euro non rappresentino davvero un ostacolo per chi ama il nostro evento. I bambini entrano gratis, anche se alti 2 metri... Il biglietto serve a realizzare insieme a noi il Festival che amate. È una questione di scelte e sono convinta che i buskers meritino di essere scelti. Loro sono il motivo, non il contorno di un distratto giro in piazza. Quando si vuole bene a qualcuno – e noi vogliamo bene al Ferrara Buskers Festival – lo si vuole proteggere.
Questo è quello che stiamo facendo: per mantenerlo al passo coi tempi, per difenderlo dalle imitazioni e per farti scoprire spettacoli mai visti. Ora è il momento di fare un salto in avanti. Insieme. Per essere all’altezza di un Festival noto in tutto il mondo. Il nostro lavoro è creare emozioni, emozioni che diventeranno i vostri ricordi. Non pensate sia facile. Se ti fermi un attimo a riflettere, è vero, tutti noi abbiamo ricordi legati al festival, quelle emozioni che ci fanno sorridere soprappensiero. I Buskers di tutto il mondo conoscono Ferrara e la considerano un traguardo importante. Meritano di avere, attorno a loro, un pubblico interessato, capace di ascoltare e di conoscere nuove culture e confini musicali. Siate curiosi! Questa è la mia unica richiesta. Siate curiosi come lo siete stati la prima volta. Il Ferrara Buskers Festival è capace di muovere le menti e smuovere le persone. E in questi giorni me ne sono accorta. È un evento dove si crea meraviglia senza conoscere prima gli artisti ed è profondamente legato alla città. Pensaci bene. Nessun cantante, per quanto famoso, potrà mai legarsi ad un solo luogo. Un giorno è qui, il giorno dopo altrove. Così lo è per il teatro, il cinema, le mostre. I buskers, invece, vedono Ferrara come il posto in cui essere. Questa è la loro città e, lo ripeto, abbiamo il dovere di essere all’altezza delle aspettative senza farci intimidire dalle tante imitazioni. Nessuna bella idea si realizza senza sforzi.
E se il modello adottato fino ad oggi è stato – diciamo - generoso questo non significa che sia sostenibile. Ora è arrivato il momento di fare un salto in avanti. Insieme. Perché i Buskers hanno un valore altissimo, che va preservato. Perché la Cultura ha ed è un valore. Anche nel 1988 sembrava impossibile che qualcuno potesse arrivare in una città di provincia senza il mare, in pieno agosto, per vedere artisti sconosciuti. Eppure, grazie a voi è accaduto. Oggi lo dimostreremo ancora una volta, mettendoci il cuore. È un passo importante, ma questo è il Vostro Festival. E sono certa che anche tu lo voglia proteggere. Per questo io ti aspetto, con affetto.
* presidente associazione Ferrara Buskers Festival