FRANCESCO FERRACCIO
Cronaca

Buskers, arte e note all’Arginone: "Meno parole e più buone azioni"

Poi appuntamento nello storico negozio di Felloni per il tradizionale saluto, presenti ’Scheppe & Boko’

Buskers, arte e note    all’Arginone: "Meno parole e più buone azioni"

Poi appuntamento nello storico negozio di Felloni per il tradizionale saluto, presenti ’Scheppe & Boko’

Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento del Ferrara Buskers Festival presso la Casa Circondariale, con due giornate all’insegna di energia, divertimento e spensieratezza grazie alle esibizioni dei buskers tra le mura del carcere estense. Protagonisti dell’iniziativa i De Heek, uno dei gruppi più originali, composto da cinque ragazzi di differenti nazionalità per un mix di generi che spazia dalla salsa al funk al rock‘n’roll, dal folk italiano al reggae e passando per un po’ di swing. Il gruppo, che si era esibito anche lo scorso anno, ha fatto ritorno con un repertorio ancora più vario in dieci lingue diverse e altrettanti generi musicali. Un vero e proprio jukebox umano. A portare arte, creatività e fantasia anche Gregorio Mancino, in arte Greg, noto artista insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella, che con la sua ’MovimentArt’ (arte in movimento), si mette da sempre a disposizione dei più fragili e dei bisognosi. "Perché – sostiene – alle buone parole devono seguire buone azioni per generare circoli virtuosi". Quest’anno, nei mesi di giugno e luglio, la Casa Circondariale di Ferrara ha accolto anche un’altra iniziativa: Artisti Inside – Come l’arte può rendere liberi. L’artista Luca Masi, a nome del Ferrara Buskers Festival, ha portato l’arte all’interno del carcere dando vita a laboratori di pittura per i detenuti. I loro lavori saranno, per tutte le giornate del Festival, in esposizione al Parco Massari. Buskers è coinvolgimento, passione, unione. Fare busking non è solo intrattenimento, ma una forma di espressione artistica in grado di creare un legame con la comunità. Con queste iniziative, gli artisti sono riusciti a superare ogni possibile confine, diffondendo una grande energia e intrattenendo persone fragili fino all’ultimo applauso.

In linea con la tradizione del festival, Giulio Felloni, imprenditore del settore tessile-abbigliamento, ha accolto ieri , nello storico negozio di Via Canonica Stefano Bottoni, fondatore del Festival, insieme a un gruppo di buskers in rappresentanza: la formazione “Scheppe & Boko” dalla Svizzera, che in questi giorni sta incantando il pubblico con il loro spettacolo. Questo incontro simboleggia l’unione tra arte, cultura e tessuto commerciale, che da sempre caratterizzano l’evento.

"Sono molto contento di continuare questa tradizione di un saluto personale al festival e di inaugurarlo così – esordisce Felloni –. Sono molto soddisfatto della scelta del Festival, anche quest’anno ha saputo scegliere e coinvolgere artisti di spessore, alcuni anche molto coreografici come quelli ospitati qui oggi. Questo ha un importante significato perché il negozio, che rappresenta la vita e l’anima della città, è e deve essere anche punto d’incontro per la cultura, l’arte e lo spettacolo. La scelta di fondere diverse tipologie di intrattenimento legate al commercio, che in questo caso vanno oltre un ragionamento puramente economico ma anche e soprattutto sociale nei confronti della città, perché certi valori, purtroppo, stanno scomparendo".

Anche Stefano Bottoni, fondatore del Ferrara Buskers Festival, commenta: "Desidero ringraziare di cuore Giulio Felloni per mantenere viva questa tradizione, che da sempre ci unisce e ogni anno si rinnova. Non è un caso che sia stato proprio Lucio Dalla a legarci. Amico comune che ha segnato in modi diversi il nostro percorso, portandoci a creare un legame capace di durare nel tempo". Con questi primi segnali positivi, il Ferrara Buskers Festival prosegue, promettendo ancora tante sorprese e momenti di intensa partecipazione fino alla sua conclusione.