FRANCESCO FERRACCIO
Cronaca

Buskers, notti di emozioni. L’anno della rivoluzione, organizzatori e artisti: "Un evento unico al mondo"

La kermesse torna per la sua 37esima edizione con tante novità ma lo stesso spirito di sempre. Bottoni: "Ogni anno mi sento come un regista". L’argentina Flor: "Un sogno essere qui". .

Buskers, notti di emozioni. L’anno della rivoluzione, organizzatori e artisti: : "Un evento unico al mondo"

La kermesse torna per la sua 37esima edizione con tante novità ma lo stesso spirito di sempre. Bottoni: "Ogni anno mi sento come un regista". L’argentina Flor: "Un sogno essere qui". .

É l’anno della rivoluzione per il Ferrara Buskers Festival, il primo festival di artisti di strada al mondo. Dopo 37 anni l’evento si presenta sotto una luce nuova, mantenendo, però, la sua indiscussa autenticità. "Ho ancora i brividi della prima volta quando si avvicina l’inizio dei Buskers – ammette Stefano Bottoni, il fondatore del festival –. Eppure ogni anno è un’esperienza nuova, è questo che mi dà la carica. Devo comportarmi come un regista, che cambia sceneggiatura e cast per ogni film; è difficile stupire ancora dopo 37 anni". L’atmosfera che si respira nella sede centrale del festival è unica: gli artisti ridono e scherzano tra di loro, parlano delle loro performance e si presentano ai nuovi arrivati. C’è chi ha portato tutta la famiglia per partecipare all’evento e chi ha scelto di affrontare da solo ore di volo per essere qua. "Proprio ieri sono andato in aeroporto ad accogliere un artista di Los Angeles – afferma orgoglioso Bottoni –, non ha nemmeno voluto un rimborso per il volo. Queste persone sono così: semplici e riconoscenti".

Quest’anno si apre un nuovo capitolo per i Buskers. Molte cose sono cambiate dalla scorsa edizione, a partire dalla location. Un cambiamento del genere dopo quasi 40 anni ha il sapore di rivoluzione, o meglio di "una nuova era" come la definisce Rebecca Bottoni, presidente dell’evento. "Rappresentare i nostri spettacoli nella zona del Quadrivio degli Angeli – aggiunge – ci inorgoglisce, siamo nel fulcro della storia ferrarese, dove ci fu l’Addizione erculea. Per me è un privilegio, non un motivo di critica". Si è molto discusso in questi giorni sulle nuove scelte legate all’organizzazione dei Buskers e soprattutto sull’introduzione del biglietto per assistere al festival. "Le critiche non sono di certo mancate – sottolinea la presidente –. Lo vedo come un ulteriore gesto di collaborazione. Per tanti anni abbiamo dato tutto per la riuscita dell’evento, ora è il momento di uno sforzo collettivo. É il festival della città e deve essere la città per prima a valorizzarlo. Chi comprerà il biglietto può stare sicuro: il suo ’sforzo’ verrà ampiamente ripagato".

Nella mattinata siamo riusciti a parlare con diversi artisti, a cominciare da Flor, una giovane argentina che si esibirà con ’Aranjuezz Jazz Band’. "Per me è un sogno essere qua – afferma la ragazza –, non c’è un altro evento così al mondo. Io vivo in Spagna e sono busker da 10 anni ma, il calore e la magia di questo evento sono irripetibili. Vorrei aggiungere che trovo sterili le polemiche sui biglietti. L’arte va pagata". Dalla folla di artisti spunta un ragazzo alto, con una chioma variopinta. Il suo nome è Eppai e si definisce un "one man band" (una band di una sola persona). "Riesco a suonare violino, pianoforte, kazoo e percussioni contemporaneamente – spiega –. Per me è la prima volta qua, ho conosciuto questo evento grazie ad altri buskers; io vengo da Tokyo e non ero mai stato in Italia prima. Mi sento circondato dalla bellezza e dal talento". Uno dei performer più peculiari di questo gruppo è di sicuro Christopher Errickson, alias Pick my pose (scegli la mia posa). "Da sette anni sono una statua interattiva. Le persone possono farmi assumere le posizioni che vogliono e rimango così finché qualcuno non mi modella di nuovo. Non è sempre facile, dato che sono in strada e alcuni non sono gentili con me, diciamo che di calci ne ho presi molti. Anche io sono alla mia prima presenza. La differenza che ho notato con i festival a Los Angeles, dove vivo, è che qua gli artisti si esibiscono di sera. Questo rende i Buskers davvero unici. É una meraviglia".